La Gazzetta dello Sport

Juve mondiale La possibile formazione per Juve-Milan

KHEDIRA E MATUIDI TOTEM NAZIONALI: COSÌ SARRI SCEGLIE LE MEZZALI VINTAGE

- di Filippo Conticello

I due 33enni sul tetto del mondo nel ‘14 e ‘18 sono ancora di moda: titolari col Milan A centrocamp­o battuti i rivali Ramsey-Rabiot

Può avere le più rivoluzion­arie intenzioni, può cercare brividi e novità, ma alla fine tornerà là, sotto a una doppia coperta di Linus. La Signora sperimenta, poi finisce sempre per affidarsi a quei due saggi campioni del mondo: Sami Khedira e Blaise Matuidi, usato sicurissim­o a dispetto degli anni. E a dispetto degli acciacchi: uno ha dovuto “pulire” il ginocchio sinistro, l’altro ha combattuto da vicino contro il coronaviru­s. La battaglia delle mezzali l’hanno vinta loro, almeno per questo primo boccone di calcio: così contro il Milan venerdì Sarri rilancerà il professore tedesco e il maratoneta francese. Un pensatore e un corridore.

La scelta

A inizio stagione la Juve ha rimescolat­o le carte tra gli interni pescando a parametro zero due pesci grossi, Aaron Ramsey e Adrien Rabiot, ma quasi un anno dopo rieccola al punto di partenza e alle vecchie certezze. Un po’ perché i veterani sono duri a mollare e un po’ perché lockdown e ripartenza hanno lasciato strascichi tra i nuovi arrivati. Rabiot, ultimo straniero a tornare (polemicame­nte) alla base, ha ormai perso un giro: ci vorrà tempo per ricostruir­e la fiducia. In generale, è come se sia lui che la Signora abbiano smesso di piacersi: la Premier potrebbe essere dietro l’angolo. Ramsey, che ieri si è allenato a parte, ha una posizione più solida del ricciolo francese, ma è un po’ in ritardo rispetto al resto della truppa: ha saltato l’amichevole in famiglia allo Stadium e non è ancora in condizione per partire dall’inizio. Khedira e Matuidi, invece, stanno benone, anzi scalpitano. Erano titolari insieme nella prima di A col Parma e lo saranno pure nella prima sfida post-covid. Semmai, è in mezzo a loro che trovi una reale novità: Bentancur, regista ancora al posto di Pjanic, è il segno di un passaggio di consegne.

Il cocco e la guardia

Il ritorno al futuro di Sami e Blaise non sorprende nessuno: Allegri si aggrappava a loro quando c’era mare grosso e così farà pure Sarri. A un primo sguardo distratto quei due 33enni non sembrano disegnati come tipiche mezzali sarriste. Ma, con i fatti, hanno smentito il pregiudizi­o iniziale, semmai c’è stato. Il tedesco grazie alla capacità di leggere ogni sfumatura della partita e piombare in area come un avvoltoio: avendo giocato solo 942’ non l’ha mai messa dentro, cosa mai successa nelle precedenti 4 stagioni 1 2 bianconere. Il francese, invece, serve per il dinamismo, il furore: recupera un pallone e lo traghetta in pochi secondi dall’altro lato. Khedira è stato già cocco di grandi tecnici, da Mou ad Ancelotti, da Löw ad Allegri: per rapire definitiva­mente anche il cuore di Sarri è mancata solo la quotidiani­tà, vista la lunghissim­a assenza. Matuidi, invece, si è confermato una perfetta guardia reale: protegge le spalle di Cristiano e gli evita inutili corse. Soprattutt­o in questa situazione ignota, l’esperienza farà il resto. In fondo, non si vince per caso un Mondiale da titolare: Sami nel 2014, Blaise quattro anni dopo.

Vintage estivo

Beata abbondanza, la Juve ha comunque cinque pedine per due posti da mezzala. Oltre ai due probabili titolari in Coppa Italia, ci sarebbe Bentancur, ormai però indirizzat­o a una carriera da regista, e i due parametri zero dell’estate. Visti gli impegni serratissi­mi, anche Rabiot e, soprattutt­o, Ramsey saranno chiamati alla causa, ma questa ripartenza sarà un po’ old style. Khedira manca dal 26 novembre, Juve-Atletico, poco prima dell’intervento che lo ha tenuto out per tre mesi. In quell’ultimo Inter-Juve, invece, si è rivisto Matuidi nella versione migliore, ben più “presente” del lunatico Rabiot. I ritmi che tiene in allenament­o hanno poi certificat­o come l’incubo virus sia alle spalle. Anche se tutto attorno sembra cambiato, né lui né il collega tedesco sembrano passati di moda: il vintage potrebbe fare un figurone in questa strana collezione estiva.

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Quante alternativ­e 1 Aaron Ramsey, 29 anni, gallese 2 Adrien Rabiot, 25, francese 3 Rodrigo Bentancur, 22, uruguaiano
GETTY 3 Quante alternativ­e 1 Aaron Ramsey, 29 anni, gallese 2 Adrien Rabiot, 25, francese 3 Rodrigo Bentancur, 22, uruguaiano
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