La Premier scalda i motori Protocolli okay, al via il 17
Porte chiuse, accessi per massimo 300 persone, tutti i match in tv. Ma il derby di Liverpool è ancora un caso
La Premier riparte tra otto giorni così: a porte chiuse, con una presenza di persone oscillante tra le 250 e le 300, le televisioni che trasmetteranno in diretta le 92 gare in calendario, qualche escursione in campo neutro e gli effetti speciali – vedi i boati dei tifosi – selezionabili sul telecomando. Vuoi seguire la partita in religioso silenzio? Opzione A. Preferisci il caos gioioso dei fans? Opzione B.
Ultimi dettagli
Ieri, nell’ennesima riunione in call conference coordinata da Londra, è stato limato il protocollo dei match. L’accesso è consentito a 20 calciatori per squadra - totale 40 -, a 16 componenti dello staff per club – totale 32 -, a 6 ufficiali di gara, ai 6 addetti alla Goal Line Technology,
a 4 ispettori del doping e a 8 medici. Per l’informazione, quota 130: 100 tra televisioni con i diritti e radio, 28 giornalisti di stampa e web, 2 fotografi. Il totale sale a 226, ai quali bisogna aggiungere personale di servizio negli stadi, osservatori della Premier, qualche dirigente.
Le modalità
Definito il rituale dei movimenti da e per lo stadio, più quelli interni. La squadra di casa ha l’obbligo di presentarsi per prima. Calciatori e staff devono dirigersi verso gli spogliatoi e restare nel loro stanzone. Quindici minuti dopo è previsto lo sbarco della formazione ospite. In campo, entra prima il gruppo locale, 10 minuti dopo tocca agli altri. Stessa procedura nell’intervallo: rientra prima la banda di casa e poi l’altra. Il rituale sarà ripetuto al ritorno in campo e a fine match: fuori dallo stadio prima la formazione 1, poi la 2. Gli impianti saranno sanificati alla vigilia dei match e subito dopo i 90 minuti.
Goodison Park o no?
La Premer ripartirà il 17 giugno con due recuperi: Aston VillaSheffield United (ore 19) e Manchester City-Arsenal (21.15). Il turno successivo inizierà il 19 con Norwich-Southampton (19) e Tottenham-Manchester United (21.15). Domenica alle 20 è in programma il derby Everton-Liverpool ed è scoppiato il caso-stadio. Mark Roberts, responsabile della Football Police, ha consigliato di giocare in campo neutro per ragioni di sicurezza – si temono assembramenti -, ma la polizia di Liverpool ha invece replicato che non ci sono problemi. Il sindaco Joe Anderson auspica la conferma del Goodison Park, ma alla fine potrebbe decidere il governo, preoccupato che proprio il Nord-Ovest dell’Inghilterra abbia in questo momento il coefficiente di contagio da Covid-19 più elevato del Regno Unito.
Ispettori
Oggi dovrebbe essere l’ultimo giorno con la presenza degli ispettori nei centri tecnici dei venti club della Premier. Le squadre e gli allenatori non sentiranno la loro mancanza: ci sono stati eccessi di zelo talvolta al limite del ridicolo. Nella nazione europea che ha maneggiato peggio di tutti il Covid-19, l’ennesima stravaganza.