La Gazzetta dello Sport

ANDO COSÌ

L’Italia azzurra e il Pirata rosa I colori della gioia Dal Mondiale 1938 al Pantani del 1998 È il poster che regala domani la Gazzetta

- Di Franco Carrella

Il campionato mondiale di calcio del 1938 si disputò dal 4 al 19 giugno in Francia, nelle città di Antibes, Bordeaux, Le Havre, Lilla, Marsiglia, Parigi, Reims, Strasburgo, Tolosa e Colombes (sede della finale). Ecco il cammino vittorioso dell’Italia

L’Italia che vince, la serie di poster plastifica­ti che raffiguran­o alcune prime pagine storiche della Gazzetta, vi ha già ricordato le imprese della Nazionale di calcio nel 1982 e nel 1934. Domani troverete la rievocazio­ne del successo del 1938, quando gli azzurri andarono a difendere il titolo in Francia, accolti da un clima di ostilità a causa delle vicende di politica internazio­nale che di lì a poco avrebbero prodotto il secondo conflitto mondiale. Due anni prima, era arrivato anche il trionfo all’Olimpiade di Berlino. Pozzo era alle prese con l’inevitabil­e ricambio generazion­ale e si faceva largo il giovanissi­mo Piola, attaccante di talento formidabil­e. I superstiti di Roma erano Meazza e Ferrari, i nuovi assi Olivieri, Foni, Rava, Serantoni, Andreolo, Locatelli, Ferraris II, Colaussi, Biavati. Il c.t. aveva isolato il gruppo per due mesi di allenament­i e, dopo lo stentato debutto con la Norvegia (2-1 ai supplement­ari, reti di Ferraris II e Piola), Meazza a nome degli altri chiese all’allenatore un colloquio: «Mister, sono due mesi che non vediamo una donna, ci lasci un pomeriggio di libertà». Pozzo fece uno strappo alla regola e acconsentì. Contro la Francia padrona di casa, in maglia nera e sommersa dai fischi del pubblico, l’Italia si impose 3-1 (Colaussi e doppietta di Piola) e approdò alla semifinale con Brasile.

Orgoglio

I sudamerica­ni erano così sicuri di centrare la finale che avevano acquistato tutti i posti dell’unico volo Marsiglia-Parigi. Così Pozzo andò nell’hotel del Brasile per chiedere agli avversari di cedere il viaggio in caso di eliminazio­ne dall’Italia: «Impossibil­e che accada», gli risposero. Un episodio che il tecnico riferì alla squadra, punta evidenteme­nte nell’orgoglio e vittoriosa 2-1 (Colaussi e rigore di Meazza) con una splendida prestazion­e. A Parigi, gli azzurri ci arrivarono in treno. E in finale allo stadio di

Colombes batterono l’Ungheria 4-2 con le doppiette di Colaussi e Piola, cantando “Giovinezza” al momento di alzare la coppa.

Viva Marco

fu lo strillo della Gazzetta il 7 giugno 1998: l’altra emozionant­e prima pagina che troverete domani. Il giorno prima, staccando Tonkov anche a cronometro (Mendrisio-Lugano di 34 km, vittoria di Gonchar), il Pirata metteva in cassaforte il Giro d’Italia, edizione numero 81. Chiudeva la penultima tappa al terzo posto, con 30” di ritardo dall’ucraino e 1” da Podenzana, allungando a 1’33” sul russo e prendendos­i pure la maglia verde, simbolo del primato nella classifica degli scalatori. Scriveva Candido Cannavò: “Socchiudi gli occhi, Marco: hai dato coraggio a tanti, siamo fieri della tua beatitudin­e. L’autentico miracolo, come vedete, sta alle spalle di questa incredibil­e settimana di ciclismo conquistat­o dalla fantasia. Addio previsioni, povere e sconfessat­e”. E la Lugano-Milano – accorciata a causa del maltempo – sarebbe diventata la splendida passerella di Pantani, che aveva messo l’ipoteca rosa già il 4 giugno nella tappa di Plan di Montecampi­one, scattando ripetutame­nte sull’ultima ascesa e piegando Tonkov a 3 chilometri dal traguardo. Pensare che il Giro, dopo la cronometro di Trieste del 31 maggio, sembrava saldamente nelle mani di Zülle (poi lo svizzero sarebbe crollato sulle Alpi). “È il campione della volontà e della gente”, titolava la Gazzetta su quella prima pagina. Deciso inizialmen­te a non partecipar­e al Tour de France, il romagnolo cambiò idea a due settimane dall’inizio della corsa, quando venne a mancare Luciano Pezzi, suo mentore e anima della Mercatone Uno: sarebbe stato un altro trionfo. Poi arrivarono gli anni bui. Ma ricordiamo il Pirata come recita il nostro poster: Pantani mitico.

 ??  ?? Le trovate in edicola Ecco il doppio poster di domani: le prime pagine che raccontano l’Italia campione del mondo di calcio 1938 e Marco Pantani trionfator­e al Giro 1998 81a edizione Il Giro d’Italia del 1998 si svolse dal 16 maggio al 7 giugno, con partenza da Nizza e conclusion­e a Milano, per un totale di 3.811,6 km
La classifica 1. Pantani (98h48’32”)
2. Tonkov (Rus) a 1’33”
3. Guerini a 6’51”
4. Camenzind (Svi) a 12’16”
5. Clavero (Spa) a 18’04”
6. Faresin a 18’31”
7. Bettini a 21’03”
8. De Paoli a 21’35”
9. Savoldelli a 25’54”
10. Gonchar (Ucr) a 25’58”
Le trovate in edicola Ecco il doppio poster di domani: le prime pagine che raccontano l’Italia campione del mondo di calcio 1938 e Marco Pantani trionfator­e al Giro 1998 81a edizione Il Giro d’Italia del 1998 si svolse dal 16 maggio al 7 giugno, con partenza da Nizza e conclusion­e a Milano, per un totale di 3.811,6 km La classifica 1. Pantani (98h48’32”) 2. Tonkov (Rus) a 1’33” 3. Guerini a 6’51” 4. Camenzind (Svi) a 12’16” 5. Clavero (Spa) a 18’04” 6. Faresin a 18’31” 7. Bettini a 21’03” 8. De Paoli a 21’35” 9. Savoldelli a 25’54” 10. Gonchar (Ucr) a 25’58”
 ??  ?? In Francia
In Francia
 ?? AP ?? il
La festa Marco Pantani brinda così sul podio di Milano: era il 7 giugno
Pantani mitico
AP il La festa Marco Pantani brinda così sul podio di Milano: era il 7 giugno Pantani mitico

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy