Napoli, la Coppa Italia è tutt’altro che un sogno
La Juventus, per principio, punta a vincere tutto e non a caso è prima anche nell’albo d’oro della Coppa Italia, con 13 successi. Il Milan, dopo 1’1-1 a San Siro, cercherà di sbarrarle la strada venerdì, ma senza gli squalificati Ibrahimovic, Hernandez e Castillejo partirà a handicap. L’Inter, sconfitta 1-0 in casa, andrà al San Paolo con la testa più al campionato che alla coppa, per questo contraria all’idea di giocare eventualmente tre partite in nove giorni, visto che domenica 20 recupererà la gara contro la Sampdoria, mentre le altre tre semifinaliste riposeranno. Soltanto il Napoli, infine, al contrario dell’Inter, ma soprattutto del Milan e della Juventus, che tra l’altro giocheranno un giorno prima, non si è lamentato del calendario d’emergenza della Coppa Italia, che prevede semifinali e finale mai così ravvicinate in passato. Una apprezzabile dimostrazione di forza, e non di debolezza, da parte della società, che può essere interpretata anche come un indiretto segnale della grande volontà di vincere questo trofeo, che sarebbe il quarto per il presidente Aurelio De Laurentiis, dopo i due in Coppa Italia nel 2012 e 2014 e l’ultimo nella Supercoppa Italiana nel 2014. Grazie ai risultati dell’andata, Juventus e
Napoli sembrano le favorite per raggiungere la finale e in questo caso si riproporrebbero la prima e l’ultima sfida dei tre titoli favorevoli alla squadra di De Laurentiis. Nel 2012 Mazzarri riuscì a compiere il capolavoro battendo 2-0 la Juventus di Conte, che non aveva mai perso in campionato, grazie ai gol di Cavani su rigore e Hamsik. Due anni più tardi, dopo il 3-1 nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, furono i rigori a premiare Benitez nella Supercoppa Italiana contro i bianconeri, a Doha.
Proprio quella lezione sarà uno stimolo in più per Insigne e compagni, che tra l’altro vincendo la Coppa Italia avrebbero la certezza di tornare almeno in Europa League. Poco, ricordando le ambizioni di inizio stagione, ma tanto pensando alle difficoltà e alle polemiche che hanno provocato la staffetta Ancelotti-Gattuso. Con la certezza che comunque finisca la prossima settimana, il nuovo Napoli ripartirà con Gattuso e Mertens. E in fondo anche questo doppio punto fermo per il futuro è un ulteriore punto di forza per il presente, perché per il Napoli il campionato può attendere. Prima c’è la Coppa Italia e non soltanto in ordine cronologico.