Bentornato Monza
Silvio festeggia la B e non vuole fermarsi Campionato dominato, e adesso Berlusconi promette: «Punteremo al vertice»
In B faremo una squadra da vertice, poi la promozione dipende da tanti fattori: li abbiamo presenti e faremo del nostro meglio per sfruttarli
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Il Monza ha riconquistato la Serie B dopo 19 anni. La scalata è ricominciata dalla Serie D dopo una serie di crac societari fino all’arrivo di Nicola Colombo e poi Berlusconi
Silvio Berlusconi e Adriano Galliani possono finalmente festeggiare: il loro Monza ritorna in Serie B dopo 19 anni d’assenza. Un trionfo che si aggiunge ai 29 trofei alzati in 31 anni di Milan: la coppia Berlusconi-Galliani continua a funzionare (e a vincere). Una promozione che è giunta a tavolino ma che il Monza di Cristian Brocchi, dominatore del girone A, ha legittimato sul campo: 16 punti di vantaggio sulla seconda (la Carrarese), 21 giocatori diversi andati a segno e l’orgoglio di essere l’unica squadra imbattuta fuori casa di tutto il calcio professionistico italiano.
Nuovi obiettivi
Un cammino inarrestabile nel segno di quel bel gioco che piavo tanto a Berlusconi. Che ad inizio stagione ha dettato la linea nel giorno del raduno nella sua Villa Gernetto e ieri ha festeggiato il primo successo a tinte biancorosse. «Il mio Monza in B? Mai avuto dubbi – ha sottolineato il Cavaliere in un’intervista a Il Cittadino di Monza – perché la squadra è partita in testa e lì è sempre rimasta». Ma Berlusconi, si sa, ama alzare sempre l’asticella degli obiettivi: la nuova sfida è quella di cambiare la storia di un Monza che ha il record negativo di club con più partecipazioni in B (38) senza essere mai stato promosso nella massima serie. «Il Monza allestirà una squadra per puntare al vertice della Serie B – prosegue l’ex presidente del Milan - anche se sappiamo che una promozione dipende da tanti fattori, alcuni dei quali imprevedibili. Quelli prevedibili invece li abbiamo ben presenti e faremo del nostro meglio per sfruttarli a nostro vantaggio. Il rapporto con la squadra? L’innamoramento per una squadra che senti tua, e lo è, non può essere che totale. E con i ragazzi e l’allenatore faccio quello che ho sempre fatto al Milan. Li sento, li consiglio, li stimolo, mi complimento con loro per il comportamento in campo, mi spingo a fare delle osservazioni se c’è qualcosa che non va. Insomma non ho perso le mie buone abitudini».
Budget per la A
Il messaggio è forte e chiaro: per questo Monza la promozione in Serie B non è un traguardo, ma una tappa di quel cammino che ha come obiettice la Serie A e la sfida del cuore contro il Milan a San Siro. Per arrivarci il prima possibile, si vocifera di un importante monte stipendi per la prossima stagione: 15 milioni di euro. Un budget simile a quello del Benevento che sta ammazzando il campionato e non troppo lontano da alcuni club di massima serie. Numeri che fanno presagire un altro mercato da protagonisti per i biancorossi, che si sono già rinforzati a gennaio con gli arrivi di Paletta, Machin e Mota Carvalho.
Mercato da big
I prossimi regali per Brocchi, il cui contratto si rinnova automaticamente con la promozione, saranno un centrocampista e due attaccanti: il primo sulla lista del direttore sportivo Filippo Antonelli è Andrea Barberis
in scadenza con il Crotone, mentre per l’attacco (oltrea Coda del Benevento) il sogno è Alfredo Donnarumma del Brescia. Per la fascia sinistra invece piace Luca Antonelli dell’Empoli, ex Milan, il cui padre Roberto ha giocato (anche nel Milan) e allenato proprio il Monza. Il tutto, con la speranza di tornare a sfornare talenti, come fatto in passato (da Casiraghi a Monelli, da Buriani a Massaro solo per citarne alcuni). Proprio per questo si sta investendo molto sul settore giovanile: Berlusconi non ha mai nascosto di voler vincere sul campo, ma creando «una società diversa dalle altre e diventando un esempio».
Con la squadra e il tecnico faccio quello che facevo ai tempi del Milan