E dopo 42 tentativi arrivò... la punizione «Ne avevo bisogno»
CR7 si sblocca da fermo È il primo juventino a segnare 25 reti in A dai tempi di Sivori
Anche i grandi hanno i propri crucci. Quello di Cristiano Ronaldo era il gol su punizione, l’unico pezzo del suo variegatissimo repertorio in cui non era ancora riuscito a esibirsi in bianconero. Voi direte: facezie per uno che ha segnato 57 gol in 81 partite con la Juve (e 729 in carriera), ma non è così che ragiona chi nella vita ha un unico obiettivo, dimostrare di essere sempre il numero uno.
29 Perseveranza
Così lo zero nella casella dei calci da fermo è stato vissuto come un affronto alla sua magnitudine calcistica. Cristiano provava e riprovava, in allenamento e in partita: alla Continassa ha costretto spesso agli straordinari l’amico Pinsoglio, che anche ieri ha esultato come se fosse un gol suo, in partita era sempre il primo a posizionarsi davanti al pallone, lasciando agli altri specialisti poche briciole. «Io e Pjanic ci mettiamo lì per la foto raccontò col sorriso Dybala pochi mesi dopo l’arrivo di CR7 tanto lo sappiamo che le tira tutte lui». Eppure più di qualche tifoso ha pensato che sarebbe stato meglio lasciare spazio agli altri piuttosto che insistere senza risultati. Ma Cristiano è
Un’ossessione Alla Continassa provava e riprovava con l’amico Pinsoglio
Duello a distanza Ha risposto al 700° gol di Messi superando una nuova sfida
così, non s’arrende e trasforma tutto in una sfida. Una volta, ai tempi dello United, perse a ping pong con Rio Ferdinand: ci rimase talmente male che comprò un tavolo e si esercitò così tanto che riuscì a vendicarsi.
Giocata magistrale
La punizione 43 al minuto 61 del derby è diventata quella giusta. Un esperto di numerologia spiegherebbe che 4 più 3 fa 7 e 6 più 1 idem. Ergo, è come se tutti i pianeti si fossero allineati perché anche l’ultimo tabù potesse essere infranto. «La giocata magistrale di un singolo, Ronaldo, ha riportato il derby sui binari della Juve», ha commentato