«BOLOGNA VALE PIÙ DELLA CHAMPIONS INTER, ATTENTA: VOGLIAMO IL BIS»
L’ex nerazzurro: «Che onore la richiesta di Gasp di raggiungerlo all’Atalanta, ma qui ho già tutto Miha un esempio La treccia? Finché gioco... resta» 3Un
aneddoto con Sinisa? «Quando venne a Verona, di sorpresa ma mantenendo una promessa. Ho avuto brividi alti così. Anche quel giorno insegnò che la volontà e la fiducia possono tanto, quasi tutto».
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l’ha reinventato Falso-9. «Io poi non sono un centravanti, si sa: la prima volta lo feci quando nell’Inter Milito si ruppe. È divertente, nel gioco di Sinisa è inserito in un assetto dinamico, di scambi, in cui il 9 classico non sempre è previsto. Nonostante questo, però, la produzione offensiva è tanta, notevole».
3Come
gli errori, a volte: cosa manca per il salto di qualità? «Il cosiddetto killer-istinct: negli ultimi tempi non sono mai uscito dal campo dicendo che meritavamo di perdere. Mai. L’Europa? Siamo cresciuti tanto ma dovremo migliorare ancora perché quello che abbiamo fatto finora non basta. Conta la “cancha”, il campo, non le parole».
3Inter-Bologna.
Due cose: il 3 febbraio 2019 fu 0-1; lei visse i nerazzurri nel periodo meno vincente.
«Incredibile quella vittoria, Sinisa era appena arrivato, fu quasi irreale. Speriamo sia ripetibile. Sì, purtroppo non ho vissuto il periodo migliore: avrei potuto meritare un’Inter più forte. Feci pure il portiere, contro il Verona: lì sono imbattuto...».
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suo pregio e un difetto? «Gioco per gli altri, generoso. Ma sono anche molto esigente con me stesso: se sbaglio mi bastono, penso, mi arrovello».
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Dominguez cosa manca? «Quando arrivai al Genoa, Gasp faceva giocare Marco Rossi alto a destra. Mi dicevo: è un difensore, lì ci dovrei giocare io. Poi capii: dovevo scoprire il calcio italiano, ambientarmi. Nico è intelligente, rapido di testa, sa far gol. Vedrete che bel giocatore...».
Quanti anni ha la sua treccia? «Iniziai nel 2001... è maggiorenne. Mia figlia a volte mi dice “Ma papà, ancora con la treccia?”. Finché gioco, resta. E quando in città mi salutano dicendo “Ciao Trenza” a me piace da matti...».
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sHA DETTO
Quando si presentò a Verona fu un messaggio: con volontà e fiducia si può fare quasi tutto
Avrei potuto meritare un’Inter più forte: lì ho fatto pure il portiere, col Verona