La Gazzetta dello Sport

Il volo si ferma a 2.27 «Non sono soddisfatt­o Ero qui per fare di più»

L’azzurro dell’alto: «Il mio Mondiale sarà il Golden Gala. E se non salterò 2.35, allora avrò fatto schifo»

- Di Francesco Ceniti - INVIATO A RIETI

voler vedere la barba mezza rasata, visto che parliamo di Gianmarco Tamberi, si potrebbe dire che è andato vicinissim­o a saltare 2 e 31, vale a dire la migliore prestazion­e mondiale all’aperro in stagione. Dopo il 2.27, la misura è fumata per un nonnulla, un tocco in ricaduta con i talloni, mentre il corpo era andato molto sopra. Ma siccome Gimbo non si accontenta, come Filippo Tortu, al termine di una giornata intensa vissuta a Rieti, ha invece messo in risalto la mezza barba presente sul suo volto: «Non posso essere contento. Ero venuto qui per fare più di quello che ho sbagliato... Mi dispiace non aver regalato una prestazion­e all’altezza perché la condizione c’è, eccome se c’è».

il crono è da schifo: mi aspettavo di fare minimo 10”10 e magari andare sotto

Cercherò di capire con mio padre che cosa non ha funzionato. Troppo brutto per essere vero

La Juve ha vinto il derby? Almeno c’è una buona notizia per me in questa giornata

Trascinato­re

Un Tamberi deluso che ha lo stesso regalato emozioni ai pochi a cui è stato consentito di restare fino al tramonto per supportarl­o. E lui è stato capace di trascinare persino uno stadio quasi vuoto, dettando il ritmo con le braccia imponenti come ali di airone. I ragazzini sono impazziti, facendo chiasso e sperando nell’impresa. Davvero sfiorata, specie al secondo e al terzo tentativo, con l’asticella che ha dondolato un secondo prima di cadere leggera verso il basso. Tamberi voleva di più, specie dopo il 2.30 saltato nella sua Ancona. Un risultato che lo aveva portato a rivedere i programmi, infilandos­i in modo non ufficiale nella Fastweb Cup. «Sì, perché sentivo che potevo andare oltre. In questo momento sono davvero messo bene. A dire il vero non mi allenavo così alla grande dal 2016... Ma stavo preparando un’Olimpiade e chiaro che le motivazion­i non mancavano. E poi non ho problemi fisici. Ecco perché sono dispiaciut­o di questo risultato. La pista di Rieti è perfetta, ma richiede di essere altrettant­o perfetti. Invece non ho trovato le misure nella rincorsa. Niente, sono ambizioso e quindi non sono soddisfatt­o. Programmi? Torno ad allenarmi e a caricare per un mese. Per nuove gare se ne parla dopo Ferragosto, ma il mio campionato del mondo in questo strano 2020 sarà il Golden Gala di Roma allo stadio dei Marmi. Indosserò la maglia azzurra per darmi ancora maggiori motivazion­i. Perché voglio davvero lasciare il segno. Obiettivo? Se non salto 2.35 allora ho fatto schifo. Posso andare oltre, ma 2.35 deve essere la base. Certo, in questa fase mi mancano gli stadi pieni e l’adrenalina che ti procurano gli avversari. Ma a parte un paio di chili da perdere, sono nelle condizioni migliori. E quindi perché non puntare in alto? In fondo è proprio questo il mio sport...».

Volti felici

La giornata di Rieti è anche il sorriso di Davide Re e Luminosa Bogliolo. Entrambi all’esordio stagionale, si sono regalati buone prestazion­i. Addirittur­a Re, padrone di casa visto che abita in città, si è travestito da Superman: vittoria in batteria sui 100 in 10”47 (e finale non disputata per evitare affaticame­nti inutili), ancora meglio nei 200 dove ha abbassato di 21 centesimi il personale facendo segnare 20”69. Insomma, Rieti ieri ha visto in azione il suo Re... Bene anche Luminosa Bogliolo: ha vinto i 100 ostacoli con una corsa leggera, quasi senza faticare, ma con crono discreto: un doppio 12”93. La corsa verso il record italiano, obiettivo del 2020, è iniziata. Felice, infine, anche il presidente federale Alfio Giomi: «Grazie a tutti, questa ripartenza è stata possibile perché l’atletica è una grande famiglia. Le società hanno fatto un lavoro enorme in questi mesi: i frutti li abbiamo raccolti a Rieti», è stato il suo commento.

(-0.3): 1. Del Ponte (Svi) 11”35 (b. 11”32/0.2); 2. Siragusa 11”63; 3. Melon 11”80.

(+0.6): 1. Chigbolu 23”88.

(+0.2): 1. Bogliolo 12”93 (b. 12”93/-0.2); 2. Di Lazzaro 13”30 (b. 13”27/0.2); 3. Guizzetti 13”34.

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