Tiafoe, altro positivo Nadal, ombre su NY
Senza pace. Più si avvicina l’ora X, il 3 agosto a Palermo per le donne e il 14 agosto a Washington per gli uomini, e più il tennis si ritrova incartato nelle enormi problematiche del coronavirus. Dopo il caos dell’Adria Tour con Dimitrov, Coric, Troicki e soprattutto Djokovic, adesso tocca a Francis Tiafoe finire nel calderone della positività, rilevata ad Atlanta dove stava partecipando all’All American Team Cup.
Le polemiche
Il numero 81 del mondo ha accusato i sintomi del Covid-19 dopo la vittoria su Querrey di venerdì e lo ha comunicato su Twitter: «Sfortunatamente sono risultato positivo. Negli ultimi due mesi, mi sono allenato in Florida e sono risultato negativo fino a una settimana fa. Ho in programma di svolgere un secondo test all’inizio della prossima settimana, ma ho già adottato il protocollo di isolamento come suggerito dallo staff medic«». Il torneo prosegue con tutte le misure di sicurezza già previste, ma accompagnato dalle critiche, visto che si gioca a porte aperte (pur con capienza limitata a 450 spettatori) e in uno stato, la Georgia, in cui i contagi sono in crescita esponenziale.
I consigli dello zio
Insomma, un’altra potenziale tegola sugli Us Open, proprio nei giorni in cui Djokovic esprime ancora perplessità e manda una lettera in merito ai colleghi e zio Toni Nadal (con il supporto di McEnroe) consiglia al nipote Rafa di evitarsi il viaggio, malgrado sia campione in carica: «Cosa ne sarà della quarantena richiesta dagli Stati europei al ritorno? E poi il calendario è folle, dovrebbe giocare sul cemento e poi subito sulla terra: meglio si prepari per il rosso, anche se è difficile rinunciare a difendere uno Slam».