Ferrari che Bottas!
MERCEDES SPAZIALE LECLERC HA PERSO IN UN ANNO 9 DECIMI VETTEL FUORI DAI 10!
Al finlandese la prima pole dell’anno davanti a Hamilton. Verstappen (3o) a mezzo secondo Le rosse faticano persino a tenere il passo di McLaren e Racing Point: Charles 7o e Seb 11o
IIl mondo è cambiato, perché dopo il coronavirus nulla sarà più come prima, ma la F.1 riparte alla stessa maniera delle ultime sei stagioni. Le Mercedes fanno ancora più paura, adesso che sono dipinte di nero come la navicella di Darth Vader in Guerre Stellari, e per gli altri è il buio. La Red BullHonda del leone Max Verstappen è a oltre mezzo secondo. La Ferrari di Charles Leclerc a quasi un secondo. E l’altra rossa di Sebastian Vettel addirittura fuori dai primi dieci. Meno male che Valtteri Bottas ieri a
Zeltweg ha creato un po’ di emozione strappando la prima pole position del 2020 a Lewis Hamilton. L’ha fatto con un giro perfetto, prima di commettere un errore durante l’ultimo tentativo, finendo nell’erba. Ma Lewis ha tagliato il traguardo senza migliorare il tempo del finlandese, rimasto davanti per 12 millesimi.
Con il Das
La superiorità delle vetture campioni del mondo era annunciata fin dai test dell’inverno. Ma nessuno si aspettava che fosse così netta. «Siamo sorpresi anche noi», ammette Toto Wolff. «Su questa pista non abbiamo mai brillato e la Honda si è presentata con un motore evoluto. Perciò la pole ha ancora più significato». È un avvertimento. Potremmo essere di fronte alla Mercedes più forte di sempre. Ieri sulle macchine dei due capofila era montato il Das, l’arma segreta. Ma Bottas e Hamilton sarebbero stati davanti anche senza il fantascientifico volante che va avanti e indietro modificando la convergenza delle ruote anteriori, con benefici sulle gomme. «È una grande innovazione, che servirà durante il campionato, ma non basta da sola per vincere. Non è il doppio diffusore (della Brawn 2009;
n.d.r.). Era diritto della Red Bull presentare una protesta ufficiale, che la Fia ha respinto ritenendo il nostro sistema regolare, ho apprezzato che non l’abbiano fatto domenica dopo la gara».
Max e Lando
Forse solo Verstappen ha la possibilità di impensierire le “Freccenere” nel GP d’Austria, che oggi apre il Mondiale dopo 4 mesi di stop. Mentre al suo fianco, in seconda fila, partirà Lando Norris, che ieri è salito in cattedra facendo un “numero” con la McLaren. «Le Mercedes in qualifica sono state di un altro pianeta — ammette Verstappen, vincitore con la Red Bull nel 2018 e nel 2019 –. Ma in gara la nostra macchina va meglio. Sarò l’unico fra i primi dieci a partire con le gomme medie, potendo impostare una strategia diversa, per provare a rendere la vita difficile a quei due. Non ho niente da perdere».
Caccia a Schumi
Per capire la forza della Mercedes, basti pensare che gli ingegneri anglo-tedeschi cercheranno perfino di capire se la nuova livrea nera scelta assieme a Hamilton come messaggio contro il razzismo abbia un impatto negativo sulle prestazioni rispetto al tradizionale colore argento... «Farà caldo e l’affidabilità sarà decisiva», dice Wolff ripensando ai problemi di raffreddamento incontrati su questa pista nelle passate stagioni. Le tribune del circuito sono deserte, si corre a porte chiuse e mancherà la solita marea arancione di tifosi olandesi a spingere Verstappen. In questo clima surreale, con i piloti in mascherina e rinchiusi in una “bolla” artificiale per evitare il rischio contagi, parte anche la caccia di Hamilton al record di 7 titoli di Michael Schumacher. Il fuoriclasse inglese si ritrova fra i piedi un Bottas che ha cambiato vita, dopo il divorzio dalla nuotatrice Emilia Pikkarainen, e che punta a imitare la stagione perfetta con cui Nico Rosberg vinse il Mondiale nel 2016. «Con Lewis non abbiamo ancora parlato di soldi — spiega Wolff sul rinnovo del contratto —. Io rispetto la sua caratura e lui è consapevole della crisi economica che stiamo affrontando come indu
Sono l’ unico a montare le gomme medie: proverò a rendere la vita dura a quei due
stria dell’auto. Troveremo un accordo».
Rosso scuro
La Ferrari è sprofondata. Ieri le rosse hanno faticato a tenere il passo di McLaren e Racing Point. E se Ricciardo non avesse incontrato la bandiera gialla di Bottas, forse anche la Renault sarebbe stata davanti. Leclerc (7°o)partirà in quarta fila. Mentre Vettel (11o) è rimasto fuori dal Q3 per due errori nel giro decisivo. Ma è imbarazzante soprattutto il confronto con il 2019, quando Leclerc ottenne la pole (1’03”003) andando 9 decimi più forte. Tanto è bastato per far rifiorire i sospetti sulla power unit che veniva usata l’anno scorso. Bisogna che il team di Mattia Binotto acceleri. E in fretta.