La Gazzetta dello Sport

Musa brothers

Juwara-Barrow show Il Bologna incanta coi ragazzi in... Gambia E Sinisa predice a Bigon il primo gol in A dell’ex Chievo: «Col casino che fa, segnerà»

- Di Matteo Dalla Vite

Mettiamola in... acronimo: J&B. Che in questo caso non è mica il famoso whisky di marca: è solo alta gradazione calcistica, quella di Juwara e Barrow, i Musa brothers. Uno che è guida dell’altro, l’altro che si presenta alle interviste con la maglia dell’uno e canti e balli e musica altissima dentro lo spogliatoi­o per santificar­e l’1-2 e sanificare i punti persi in passato. Coi due nuovi diavoli.

Sinisa, merito, Juwara

Il Musa (Juwara) piccolo, nei primi giorni della riapertura degli allenament­i, si presentò a Casteldebo­le col suo zainetto, un saluto educato e sgommando un po’: in monopattin­o. Il Musa grande, continuame­nte sotto pugno-e-carezza di Sinisa Mihajlovic, ha solo tre anni più dell’altro ma gli fa da fratello maggiore. Il Musa al quadrato eccolo qua: due storie di sorrisi larghi e una forza d’urto che ha squassato l’Inter e San Siro. Ragazzi in... Gambia? Facile calembour. Ma ci sta. Come loro, ormai, stanno dentro la storia nuova del Bologna United. «La mia prima idea era quella di mettere Svanberg - dice Sinisa Mihajolovi­c-, poi guardando la gara ho detto a Bigon: “Metto Juwara, con tutto il casino che fa, vedrai che fa gol”. E dopo tre minuti, segna. Vittoria meritata. L’altroieri alla squadra ho fatto vedere l’Atalanta che al 74’ andava a riprenders­i un pallone, poi gli ho mostrato il gol preso dal Cagliari: per fargli capire cosa si fa e cosa non si fa, cosa voglio da loro».

I no di Inter e Juve

Musa piccolo ha una storia bellissima, fatta di forza e convinzion­e: armi che piacciono a Sinisa. Prese il barcone, approdò a Messina il 10 giugno 2016 in una viaggio speranzoso organizzat­o dal nonno, venne portato a Potenza per poi diventare un giocatore della Virtus Avigliano: il tecnico Vitantonio

Somma, suo tutor, lo cresce e il manager Francesco Grillo («Questa giornata la dedico alla mia famiglia, a lui e a tutti i miei cari» dice Juwara) riceve una segnalazio­ne: Grillo stesso e Giovambatt­ista Pastorello (due che il calcio lo conoscono da tempo) lo portano al Chievo che lo paga 50.000 euro, il Bologna lo preleva a zero un anno fa e il tutto è poi condito da due no che oggi suonano stordenti: in tre provini, sia Juventus che

Dal 2016 in Italia Juwara arrivò su un barcone. Fu bocciato a un test da Inter e Juve

Inter decisero di non credere in lui. Quando la storia racconta una nuova storia. «Per prima cosa - dice Juwara - devo ringraziar­e Mihajlovic che mi ha fatto giocare contro l’Inter. Poi sono contento perché ho fatto il mio primo gol in A: è un giorno che non dimentiche­rò mai. Il mio idolo? Hazard, da sempre lui. Ma anche Musa Barrow. Mihajlovic vuole sempre che giochiamo senza paura, che teniamo la palla, lui è uno che non molla mai. Ci ha detto: “Se facciamo gol vinciamo la gara. Che mister che abbiamo!». Ah, Musa piccolo ha segnato il primo gol in A a 18 anni e 192 giorni, più giovane giocatore del Bologna a segnare da Luigi della rocca (18 anni e 146 giorni).

Accolti da 100 tifosi

E Musa Grande? Sinisa lo sta facendo lievitare: a forza di tormenti. «Ogni settimana - racconta Barrow - lui mi stimola, mi chiede di fare di più, ogni giorno mi aiuta e mi dice dove devo migliorare. Per esempio: durante la partita mi ha detto che mi avrebbe buttato fuori se avessi perso un’altra palla. Sono felice di essere a Bologna e di essere allenato da Mihajlovic. Se corro più con lui e con Gasp? Uguale, in modo diverso ma uguale». Anche Barrow, il cui idolo era Zidane, ha una storia bellissima: Bergamo è stata la sua seconda culla dopo il Gambia, a tal punto che - come promesso in una intervista alla Gazzetta - il suo primo gol è stato dedicato proprio alla città che lo ha visto emergere. «Io l’idolo di Juwara - racconta Barrow nel post-partita -? Sono contento per lui, oggi è entrato e ha cambiato la partita, porto a casa la sua maglia. Io sono più grande e cerco solo di dargli dei consigli». Barrow è al 6° gol da gennaio a oggi, lockdown compreso: J&B, doppio malto... gambiano. Ieri sera, squadra accolta da 100 tifosi a Casteldebo­le.

 ?? BOZZANI ?? Felicità A fianco, la gioia dei due amici fraterni nati in Gambia. Musa Barrow, 21, si inginocchi­a dalla gioia per la vittoria a San Siro: per lui, sesto gol col Bologna. A destra, Musa Juwara, 18, alla prima rete in serie A
BOZZANI Felicità A fianco, la gioia dei due amici fraterni nati in Gambia. Musa Barrow, 21, si inginocchi­a dalla gioia per la vittoria a San Siro: per lui, sesto gol col Bologna. A destra, Musa Juwara, 18, alla prima rete in serie A
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