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Rebic da...

Ritrova la Juve e Pioli sorride: che staffetta con Zlatan Il croato è sempre più bomber Il Milan al lavoro per bloccarlo

- Di Marco Pasotto - MILANO

Stefano Pioli lo vede meglio da prima o seconda punta rispetto alla fascia, ma ormai non fa più molta differenza: Rebic ha dimostrato di essere in grado di fare bene in qualsiasi zona dell’attacco. In realtà Ante col passare delle settimane ha dimostrato di poter cambiare tante altre situazioni. Per esempio che non è soltanto un bomber spacca-partita da buttare dentro a gara in corso (ma lo è comunque rimasto, come insegna la vittoria dell’altro ieri). Oppure che è assolutame­nte in grado di segnare anche quando in campo non c’è Ibra. Rebic è un attaccante che si è completato in pochi mesi, diventando talmente importante da indurre il Milan ad accelerare bruscament­e la pratica per acquistarl­o a titolo definitivo: il prestito biennale con l’Eintracht, infatti, non prevede diritto di riscatto e il rendimento del 18 rossonero sta solletican­do gli appetiti di diversi club.

Scioltezza

Succede sempre così quando un giocatore ingrana di colpo. Per lui in pratica esiste soltanto il 2020. Dieci gol nelle ultime 14 uscite, coppa compresa, che diventano 9 nelle ultime 11 consideran­do soltanto il campionato. Significa una rete ogni 119 minuti e la media parla da sola. Ante è un giocatore diventato capace di affrontare qualsiasi situazione. Contro la Lazio è entrato nella ripresa con una scioltezza disarmante, la stessa che gli ha permesso di infilare Strakosha chiudendo definitiva­mente la sfida. E intanto, occhio al numero: ora siamo, appunto, a quota 10. Nove in campionato e uno in Coppa Italia. Doppia cifra, cosa che per un attaccante di un club con ambizioni europee dovrebbe essere un traguardo quasi naturale.

Due opzioni

Nel Milan dell’epoca recente, però, di naturale c’è stato ben poco e infatti nell’ultimo quinquenni­o soltanto quattro giocatori hanno chiuso l’annata dai 10 gol – stagionali – in su: due volte Bacca (20 gol nel 2015-16, 14 nel 2016-17), Cutrone e André Silva (18 e 10 nel 2017-18), e Piatek (11 nel semestre gennaio-maggio 2019). La domanda adesso è: in che modo, e per quanto tempo, sarà impiegato Rebic domani con la Juve? Doppio quesito lecito e importante, con due opzioni su cui Pioli rifletterà fino all’ultima. La prima è una staffetta come a Roma, anche perché Ibra giocherà dal primo minuto e, proprio come all’Olimpico, non avrà ancora i novanta minuti nelle gambe. L’alternativ­a è tornare al suo «vecchio» ruolo, ovvero ciò che faceva nelle prime partite in cui Pioli era passato al 4-2-3-1: trequartis­ta esterno a sinistra. Potrebbe succedere nel caso in cui Calhanoglu non ce la facesse, ma è qualcosa da maneggiare con cura perché Ante nell’ultimo periodo è apparso abbastanza affaticato. Intanto, però, ritrova la Juve ed è l’occasione perfetta per farsi perdonare quel rosso che dopo un quarto d’ora compromise tutto allo Stadium in Coppa Italia.

 ??  ?? Un 2020 da favola Ante Rebic, 26 anni, ha svoltato dopo la sosta invernale: è arrivato al Milan dall’Eintracht in prestito biennale
Un 2020 da favola Ante Rebic, 26 anni, ha svoltato dopo la sosta invernale: è arrivato al Milan dall’Eintracht in prestito biennale
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