La Gazzetta dello Sport

Zaniolo l’unico sorriso, ma la squadra sta reagendo

L’esterno in campo dopo 175 giorni Il tecnico: «Peccato, viste cose buone» Fienga: «Il progetto resta ambizioso»

- Di Andrea Pugliese - ROMA

In campo, i 21 anni li ha festeggiat­i con un pizzico di ritardo. Ma pazienza, che vuoi che siano alla fine tre piccoli giorni se ne hai aspettati ben 175 per tornare a respirare. Già, perché quando Fonseca gli ha detto di alzarsi e riscaldars­i, per Nicolò Zaniolo è sembrato come tornare alla vita. Quel «tocca a te» è stato come un dolce abbraccio della mamma per un bimbo appena nato. A conti fatti, quella di ieri è stata davvero una rinascita (calcistica). Perché dal giorno dell’infortunio, quel maledetto 12 gennaio, è successo un po’ di tutto, compresa una pandemia che neanche nei libri dell’horror ti immagini possa scombussol­are così le vita di tutti. Ma non la sua. Perché Zaniolo il suo obiettivo ce lo aveva ben chiaro ed era proprio tornare a giocare. O, se volete, a respirare, per uno che vive il calcio come l’aria della sua vita. Zaniolo ci aveva sperato per giovedì scorso, contro l’Udinese, proprio nel giorno delle candeline. Ma fa niente, il regalo vero è che da ieri è tornato ad essere un calciatore.

Rammarico e futuro

Che poi per Fonseca è la vera bella notizia della serata. Perché poi la Roma ieri ha reagito, giocato, sicurament­e è sembrata più attraente ed efficace di quella vista con Milan e Udinese. Ma alla fine è arrivata comunque una sconfitta. La terza consecutiv­a, un filotto che l’allenatore portoghese aveva già vissuto a febbraio contro Sassuolo, Bologna e Atalanta. In quel frangente, subito dopo arrivò anche una serie di 5 risultati utili consecutiv­i (4 vittorie e un pareggio, tra campionato ed Europa League) ed allora ci si affiderà anche alla cabala, vedi mai che non aiuti. «Ho visto cose buone, sicurament­e migliori che con l’Udinese – ha detto a fine partita Fonseca – Peccato per quelle ripartenze non sfruttate quando eravamo sull’1-1». Ora si tratta di vincere a tutti i costi mercoledì con il Parma. Per respingere l’assalto del Milan e per rilanciare quella parola, ambizione, che piace tanto a Fonseca e che ieri ha usato anche il Ceo gialloross­o Guido Fienga: «Rispettiam­o i nostri tifosi e sentiamo la responsabi­lità per ciò che stanno provando. Ma ora siamo alla ricerca di soluzioni e non di colpe. Il nostro compito è un progetto ambizioso, che prevede una stabilità della rosa. Vogliamo crearne uno che soddisfi le ambizioni dei nostri calciatori. E loro lo sanno». E a chi gli chiede se Pallotta si sia disamorato per la vicenda stadio, Fienga risponde così: «Sullo stadio abbiamo completato il percorso, mancano gli step del Comune. È una questione che è durata più di quanto ci si aspettava, ma non credo che questa vicenda abbia fatto disamorare Pallotta».

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ANSA Al rientro Nicolò Zaniolo, 21 anni, ieri a Napoli contro Koulibaly

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