Pulgar implacabile La Fiorentina rinasce Parma al terzo k.o.
Due rigori ai viola che dominano il primo tempo, anche Kucka segna dal dischetto ma non basta
PRIMO TEMPO: 0-2 MARCATORI: Pulgar (F) su rigore al 19’ e al 31’ p.t.; Kucka (P) su rigore al 5’ s.t.
PARMA (4-3-3)
Sepe; Darmian, Iacoponi, B. Alves, Gagliolo (dal 29’ s.t. Pezzella); Kucka, Brugman (dal 29’ s.t. Grassi), Kurtic; Kulusevski (dal 37’ s.t. Siligardi), Karamoh (dal 1’ s.t. Cornelius), Gervinho (dal 40’ s.t. Sprocati). PANCHINA: Colombi, Laurini, Regini, Dermaku, Scozzarella, Barillà, Caprari. ALL.: D’Aversa ESPULSI Vice all. Tarozzi (proteste). AMMONITI Kucka e Brugman per g.s.; Kulusevski e Kurtic per proteste CAMBI DI SISTEMA: dal 35’ s.t. 4-2-4 BARICENTRO Molto alto 56,8 M. POSSESSO PALLA 55,6 %
FIORENTINA (5-3-2) Terracciano; Venuti (dal 1’ s.t. Lirola), Milenkovic, Pezzella, Igor, Dalbert (dal 41’ s.t. Ceccherini); Benassi (dal 49’ p.t. Castrovilli), Pulgar, Duncan; Ribery (dal 21’ s.t. Chiesa), Cutrone (dal 41’ s.t. Sottil). PANCHINA: Dragowski, Terzic, Kouame, Badelj, Agudelo, Ghezzal, Caceres. ALL.: Iachini
ESPULSI nessuno AMMONITI Venuti, Pezzella, Igor, Milenkovic e Sottil gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA: nessuno BARICENTRO: Molto basso 46,5 M. POSSESSO PALLA: 44,4%
ARBITRO: Abisso di Palermo NOTE: Tiri in porta 3-6 (con 1 traversa). Tiri fuori 5-3. Angoli 3-0. In fuorigioco 1-0. Rec.: p.t. 7’; s.t. 7’
La Fiorentina gioca come se fosse una partita di campionato, e di fatto lo è, mentre il Parma la prende, perlomeno nel primo tempo, come una sfida amichevole di fine stagione. Ecco qui spiegato il successo della Viola che si butta alle spalle le due sconfitte consecutive da cui veniva, fa un passo importante verso la salvezza e lascia gli emiliani a tormentarsi tra i dubbi: dopo tre k.o. di fila, con sette gol subiti, sarà forse il caso di rivedere qualcosa e di evitare di parlare di sogno Europa League: da quando certi discorsi hanno cominciato a circolare in città, cioè dopo la sontuosa vittoria di Marassi contro il Genoa, per una ragione (sfortuna contro l’Inter, ingenuità contro il Verona) o per l’altra (mancanza di determinazione contro la Fiorentina) la squadra di D’Aversa non ha più fatto un punto. Il motivo di una simile involuzione è più semplice di quanto possa sembrare: il Parma, se va a mille all’ora, può mettere in crisi chiunque, come ha fatto vedere in questa stagione, ma se rallenta, se abbassa il ritmo e se non verticalizza diventa prevedibile e facile preda del nemico.
Sano realismo
Beppe Iachini, che non ha trascorso giorni facili dopo lo scivolone interno contro il Sassuolo e ha visto l’ombra del suo possibile successore volteggiare sopra la sua testa, si è affidato al sano realismo: lo spettacolo può aspettare, ora servono i punti e serve soprattutto una formazione figlia della logica e non dell’emozione. E allora 53-2, fuori Castrovilli e Chiesa, difesa bloccata, e Ribery a fare da raccordo tra centrocampo e attacco. La Fiorentina prende possesso del campo fin dall’avvio e imposta un ritmo che non è un allegro rock’n’roll, ma un più posato tango. Il Parma cade nella trappola, si lascia imporre lo spartito e non riesce mai a rispondere in contropiede perché la Viola è organizzata molto bene. Ne consegue che in campo, nel primo tempo, c’è una sola squadra: quella di Iachini. I due rigori trasformati da Pulgar (dubbio l’intervento di Darmian in occasione del secondo) sentenziano una superiorità che è netta (Venuti, prima dell’1-0, centra pure la traversa con un missile da fuori area). Del Parma nessuna traccia tanto che si sente il portiere Sepe gridare ai suoi compagni: «Quand’è che cominciamo a giocare?».
Partita riaperta
Nella ripresa D’Aversa inserisce Cornelius al posto di un evanescente Karamoh e ordina di buttare il pallone lungo. Dopo 5 minuti, proprio su un’azione così disegnata, gli emiliani ottengono il rigore che riapre la partita: Kucka è ostacolato da Pezzella (decisione dubbia pure questa). Lo stesso Kucka trasforma dal dischetto e a questo punto ci si aspetta un arrembaggio del Parma che, invece, man mano che passano i minuti, si spegne come una candela. E’, anzi, la Viola ad avere le occasioni migliori: prima Cutrone, imbeccato da Chiesa, spara su Sepe (e da lì un centravanti deve fare gol), poi Chiesa disegna un velenoso diagonale che sfiora il palo e infine Sottil si vede respingere dal portiere del Parma un tiro a botta sicura. La reazione del Parma è tutta in un tiretto dalla distanza di Sprocati al minuto 51 della ripresa. Troppo poco per pretendere la gloria. 5 DARMIAN Ingenuo in fase difensiva e mai propositivo.
6 IACOPONI Tiene botta su Cutrone e imposta da dietro.
6 BRUNO ALVES Tenta qualche lancio e sfiora il gol su punizione.
5 GAGLIOLO Disattento sul primo rigore. Poco reattivo in chiusura.
6 PEZZELLA Spinge nel finale e piazza un paio di cross interessanti.
6 KUCKA Timbra il rigore che riapre la partita, ma usa più la forza della tecnica.
5 BRUGMAN Impreciso nel distribuire il gioco e nell’arginare il titic-titoc della Fiorentina.
5,5 GRASSI Entra per dare una maggiore spinta: si vede pochissimo. 5,5 KURTIC Non incide come dovrebbe, a volte si assenta dalla paritta.
6 KULUSEVSKI Mostra di avere grandi qualità, ma non sempre è seguito dai compagni.
s.v.) (Siligardi
5 KARAMOH Mai innescato (un solo bel dribbling): troppo leggero. 5,5 CORNELIUS Entra per dare peso all’attacco, però non riesce a sfruttare i traversoni, ben murato da Pezzella.
5 GERVINHO Non si ricorda una sola giocata: né lampo, né tuoni.
(Sprocati s.v.)
5 ALL D’AVERSA Tre sconfitte consecutive, 7 gol subiti: dov’è finito il Parma battagliero e difensivista? 7 PULGAR IL MIGLIORE
Non è semplice calciare con freddezza due rigori in poco più di dieci minuti e trasformarli entrambi. Di ghiaccio.
6,5 TERRACCIANO Sicuro nel finale quando esce due volte in presa alta.
7 VENUTI Colpisce la traversa con un missile da fuori area, si procura il primo rigore e domina la fascia. Esce, stremato, nell’intervallo.
6 LIROLA Prestazione solo difensiva: molta attenzione.
6 MILENKOVIC Argina Gervinho e non lo fa mai partire.
6,5 PEZZELLA Un leone al centro della difesa. Di testa le prende tutte. 6 IGOR Fatica quando Kulusevski lo punta, ma non va mai k.o.
6 DALBERT Spinge nel primo tempo, arretra nella ripresa. Disciplinato.
(Ceccherini s.v.)
6,5 BENASSI Tocchetta con sapienza e argina le avanzate (poche) di Kurtic. Poi si fa male e deve uscire. 6 CASTROVILLI Un po’ impreciso nei contrasti, deve ancora crescere. 6 DUNCAN Se la vede con Kucka, lotta e non concede un centimetro. 6,5 RIBERY La sapienza al servizio della squadra. Con lui, pallone in banca. Si fa male alla caviglia.
6,5 CHIESA Regala un assist d’oro a Cutrone e sfiora il gol con un bel diagonale.
5,5 CUTRONE Si divora il gol del 3-1 che avrebbe chiuso i conti.
(Sottil s.v.)
7 ALL. IACHINI Disegna una squadra logica, senza fronzoli, e si rialza. 5 ABISSO (Arbitro) Voto da condividere con il Var Doveri, che forza il protocollo: dubbio il secondo rigore, ancora più discutibile il terzo 6 DI VUOLO (Assistente)
6 DI IORIO (Assistente)