La Gazzetta dello Sport

L’Udinese scappa All’ultimo respiro il Genoa la riprende

Fofana e Lasagna per il 2-0 bianconero Pandev e Pinamonti agguantano il pari

- Di Pierfrance­sco Archetti- INVIATO A UDINE

Fino al minuto 80 l’Udinese si stava permettend­o e meritando il lusso delle due vittorie consecutiv­e che mancavano da gennaio. Poi si è buttata via. Udinese fuori ugualmente dalla mischia per la sopravvive­nza? L’indicazion­e è quella, la distanza però è di sette punti sulla terzultima e non di nove. Adesso avrà subito altri due scontri diretti, con la Spal e la Sampdoria. Dovrà organizzar­e la sua rabbia. Non ha vinto perché non è riuscita a gestire con maturità gli ultimi minuti: cross anziché corse verso la bandierina, un fallo inutile di Zeegelaar su Biraschi al 97’, nell’ultima azione. Orsato lo ha dovuto vedere al video,

Musso aveva anche parato il penalty, ma sulla respinta Pinamonti ha infilato il 2-2.

Il recupero

Il Genoa al minuto 80 sentiva il Lecce sempre dietro di un solo punto, si incupiva perché anche il Brescia rientrava in gioco. Ha sfruttato gli sbagli dei rivali, che erano anche in possesso palla sull’azione del 2-1. Un rinvio intercetta­to di Troost-Ekong, un rimpallo su Nuytinck, la rete di Pandev. Poi anche un salvataggi­o prodigioso di Goldaniga su Teodorczyk, prima dell’apparizion­e finale, un rigore piovuto dal cielo. Il Genoa è alla sesta trasferta senza sconfitta, ma è soltanto al secondo punto dopo la ripartenza: da 2-0 a 2-2 come a

Brescia. Nicola avrà anche la carta degli scontri diretti per evitare il peggio: dovrà vedersela con Torino, Lecce, Spal e Sampdoria. Ma più che agli avversari, deve badare a se stesso. Non sempre i miracoli riescono.

Bellezze e difetti

Il secondo peggior attacco del campionato nelle ultime tre esibizioni è andato a bersaglio sei volte. Il risveglio dell’Udinese è passato soprattutt­o dalla capacità di trovare la porta e non impaurirsi quando la vedeva. Kevin Lasagna, quattro centri tra Atalanta, Roma e ieri, ha la concretezz­a smarrita in inverno. Due volte Perin lo blocca, ma il 2-0 è il frutto di un contropied­e in cui lui va a nozze. Lo accelera, lo chiude. Prima l’inseriment­o decisivo è di un centrocamp­ista, Fofana. L’Udinese individua nel fianco sinistro del Genoa la strada più percorribi­le verso la porta. Larsen affonda, De Paul parte dalla trequarti e costruisce la superiorit­à; la rete viene da uno scambio preciso e rapido, un dentro-fuori in cui il Genoa viene preso sempre in ritardo. Sul cross di De Paul Sturaro è metà strada, Fofana no. L’Udinese è tornata dalla trasferta romana venerdì mattina alle cinque, il Genoa ha giocato due sere prima e in casa. Non sono dettagli, nel campionato di luglio. Però è la banda di Gotti a tenere meglio il campo. Dieci cambi, equamente divisi, nei titolari rispetto all’ultima uscita: altre 10 sostituzio­ni durante la gara. Alla fine sbagliano di più le riserve dell’Udinese. Il Genoa del primo tempo è tutto in una punizione di Falque dopo nemmeno due minuti, a Musso serve un prodigio. Ma dopo il Genoa è troppo scollegato. L’attacco leggero e tecnico (Sanabria-Falque) deve cercarsi da solo le opportunit­à, perché il massimo che arriva da dietro è un lancio. Nella ripresa entra Pinamonti, Falque passa trequartis­ta (3-41-2). Idem con Pandev, Favilli, e chiusura a tridente con Destro. Confusione e carattere, ma il pareggio arriva.

 ?? PETRUSSI ?? In extremis Il tap-in vincente di Andrea Pinamonti che ribatte in rete il proprio rigore respinto da Musso e sigla il 2-2 al 7’ di recupero
PETRUSSI In extremis Il tap-in vincente di Andrea Pinamonti che ribatte in rete il proprio rigore respinto da Musso e sigla il 2-2 al 7’ di recupero

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy