Samp, scatto salvezza con Linetty-Gabbiadini E la Spal sprofonda non è logico rinunciare al principale finalizzatore e poi inserirlo a partita abbondantemente chiusa. La Spal ha tenuto a lungo il pallone e il baricentro era più alto di quello della Samp,
Partita chiusa già dopo i primi 45’: i blucerchiati ora a +7 dal Lecce. Ospiti k.o. e sempre più ultimi
Se ti vuoi salvare devi vincere gli scontri diretti: dopo aver battuto il Lecce, la Sampdoria supera anche la Spal e vede il traguardo più vicino. Se ti vuoi salvare devi pure evitare gli errori: dopo aver buttato via due punti contro il Milan per l’autogol di Vicari nel recupero, la Spal regala ai blucerchiati il gol che sblocca la gara in avvio e anche quello del 3-0 a pochi secondi dall’intervallo avvicinandosi malinconicamente alla retrocessione. Questa è la doppia morale di una partita che avrebbe dovuto dare una svolta alla classifica delle due squadre e in effetti l’ha data in modo anche abbastanza prevedibile, perché la maggiore qualità della Sampdoria è venuta fuori nei momenti decisivi. Il 3-0 dell’intervallo non era infatti l’esatta fotografia di quanto si era visto, però nel calcio quando si può colpire bisogna saperlo fare. La Samp nel primo tempo ha trasformato in gol 3 dei suoi 4 tiri in porta, mentre una Spal determinata ha collezionato corner ma si è limitata a una sola conclusione nello specchio sulla quale Audero è stato bravo a evitare l’1-1 di Strefezza. E adesso la Spal è ultima, con otto punti da recuperare al Genoa.
Gli errori
Ranieri e Di Biagio hanno chiesto un lavoro particolare agli esterni di centrocampo. La
Sampdoria trasformava frequentemente il 4-4-1-1 in un 4-2-3-1 perché Linetty e Jankto stringevano spesso. Discorso simile per la Spal, che partendo da un classico 4-4-2 sfruttava il movimento di Floccari per aprire spazi a Strefezza e Murgia. Di Biagio ha preferito lasciare a riposo Petagna, ma per la sua squadra questa somigliava tanto all’ultima chance: