Pescara, traballa Legrottaglie: arriva Sottil?
/ Il sostituto tratta per liberarsi dal Catania
L’avventura di Nicola Legrottaglie sulla panchina del Pescara potrebbe avere le ore contate. Il presidente Daniele Sebastiani, dopo una giornata di riflessione, avrebbe deciso di sollevare dall’incarico il 44enne pugliese dopo il k.o. di Cremona. Ieri mattina, mentre la squadra si allenava regolarmente al Poggio, il patron si muoveva per studiare il cambio di allenatore, pensando a due nomi molto diversi tra loro: Zdenek Zeman, e sarebbe stato un clamoroso terzo ritorno del boemo all’Adriatico, o Andrea
Sottil, ex tecnico del Catania e papà di Riccardo, stella del Pescara di Pillon nella scorsa stagione.
Tentativo Zeman
Se Zeman sembra una soluzione tanto suggestiva quanto impegnativa, anche e soprattutto in ottica prossima stagione oltre che per le brusche modalità dell’ultimo divorzio, Sottil pare invece una pista più praticabile: l’ex difensore di Torino e Fiorentina potrebbe accettare un incarico per le prossime sei partite, con l’opzione di rinnovo automatica in caso di salvezza. Sebastiani ha pensato a Zeman come direttore tecnico al fianco di un allenatore giovane da far crescere nei prossimi mesi, il boemo invece avrebbe chiesto di allenare e non di cambiare ruolo: le parti sono rimaste distanti e così ha preso piede l’idea Sottil.
Il nodo contratto
L’ex allenatore del Catania oggi capirà se potrà liberarsi dal contratto con la società, che in questo momento è nelle mani del tribunale. Se avrà risposta positiva, dirà sì al Pescara. In caso contrario, Sebastiani attenderà fino alla partita di venerdì contro il Perugia: dovrebbe essere quella l’ultima chiamata per Legrottaglie, che si ritrova con la zona playout a due passi (solo i tre i punti di vantaggio dalla coppia Juve Stabia-Ascoli). E pensare che, alla ripresa dopo i mesi di stop al campionato, cioè solo quattro partite fa, si parlava con fiducia di playoff. Lo score dell’ex difensore di Juve e Milan resta deficitario (4 vittorie e 1 pari in 12 partite), ma la situazione è delicata e gli equilibri precari, per questo la scelta a di cambiare potrebbe essere rischiosa a pochi giorni dai due scontri diretti ravvicinati: prima il Perugia e lunedì il Venezia, in trasferta.