La Gazzetta dello Sport

«Io terrei Pioli e Maldini E anche Ibra con i giovani...»

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1 Altra estate, altra rivoluzion­e. Fa bene il Milan a cambiare di nuovo? «Ripartendo da zero si perdono altri anni. Con tutto il rispetto che ho per i miei colleghi e Rangnick ha anche delle idee, credo che gli attuali dirigenti e l’attuale allenatore saprebbero esattament­e dove mettere le mani per compiere subito il salto di qualità».

2 Voterebbe la conferma di Pioli in campo e Maldini alla scrivania?

«Sì. Pioli sta facendo un lavoro straordina­rio, chiamato in un momento difficile ha dimostrato di avere grande intelligen­za, non solo tecnica e tattica ma anche di gestione. È riuscito a tirare fuori il meglio da tutti quanti, valorizzan­do il materiale a disposizio­ne. Ha creato un grande spirito di gruppo, ritrovando una compattezz­a che la squadra sembrava aver perso. E per chi gestisce un qualsiasi gruppo di persone è una dote fondamenta­le. Paolo è cresciuto con me nella Primavera del Milan, lo conosco da sempre. Ha personalit­à e sa stare al suo posto: può essere utile in un ruolo definito, un personaggi­o simile merita rispetto. Un ruolo operativo, non di rappresent­anza».

3 Vale lo stesso ragionamen­to per Ibrahimovi­c?

«Sono l’allenatore che l’ha portato in Italia, nel 2004 alla Juventus. Oggi lo vedo super responsabi­lizzato nel ruolo di leader. Esce dal campo quando c’è da uscire e stimola i compagni anche da fuori, sa essere decisivo anche così. Se davvero il Milan deciderà di puntare in futuro su un gruppo giovane a maggior ragione la presenza di uno come Ibra sarebbe utile. Per lo stesso motivo chiediamoc­i come mai la Juventus conferma Buffon e Chiellini...».

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