Il Toro si spaventa poi reagisce Tre punti salvezza, Brescia k.o.
Il gol di Torregrossa illude la squadra di Lopez che sfiora il raddoppio I granata dilagano: autogol di Mateju, Belotti, Zaza. Sono a +7 sul Genoa
Verdi-Belotti-Zaza: il trio d’attacco porta il Toro lontano dalla zona minata. Dove un Brescia irriducibile lo aveva attirato a metà del primo tempo. Chissà quali parole avrà usato Moreno Longo nell’intervallo, fatto sta che i granata a inizio ripresa si avventano sull’avversario in vantaggio e lo ribaltano in dieci minuti di puro furore. Funziona l’estro di Verdi (1-1), il Gallo fa cinque di fila (2-1) e si ridesta anche Zaza, nel finale, arrotondando il prezioso successo. Che rilancia i granata e rende di nuovo minime le speranze salvezza dei lombardi. Non una bella partita sul piano spettacolare e non poteva esserlo considerato la posta in palio. Però un match vibrante ed emozionante, che avrà tenuti inchiodati sulle poltrone i tifosi. Alla fine tirano un grosso i torinisti che per una trentina di minuti si erano messi a fare i calcoli salvezza in preda a brutti pensieri. E invece nella ripresa il Toro f quello che deve fare: vincere. Lo fa di forza, di volontà, di carattere. E viene premiato dal tris che lo proietta di nuovo in una posizione di (relativa) serenità.
La malasorte
C’è anche un duplice agguato della sorte nella serata complicata dei granata e scatta la prima volta sul tiro di Verdi respinto dalla traversa a portiere scavalcato (8’) e poi nell’azione che origina il gol di Torregrossa che spezza l’equilibrio, fin lì totale (una inzuccata di Metjeu era stata respinta da Sirigu). Capita che su un rinvio di Bjarnason alla «spera in Dio» la sfera colpisca Meité e allora il corpo del francese fa da rampa di lancio per lo scatto di Torregrossa, che se ne stava solo soletto in attesa di un passaggio. Eccolo! Alla punta bresciana non pare vero poter scattare su quell’assist caduto dal cielo in netto vantaggio su tutti: sull’uscita di Sirigu l’attaccante non sbaglia la conclusione. Se il vantaggio è fortunoso, il prosieguo vede però il Brescia meritarlo progressivamente. Il Toro, già contratto di suo sullo 0-0, stenta a reagire e così i lombardi si presentano più volte in maniera insidiosa nell’area granata. Donnarumma vede la sua conclusione, deviata (e dalli...) da Bremer, cambiare direzione: Sirigu è reattivo e sventa di piede. Poi di nuovo Torregrossa si alza in area piccola di testa e mette fuori di un soffio. Sempre di testa e sempre in area piccola, mette fuori anche Zaza il cross dell’1-1: e l’occasione era decisamente più facile.
Cambia tutto
Mai intervallo fu più propizio. E decisivo. pronti via alla ripresa e si assiste una assalto immediato, furibondo, dei ragazzi di Longo. Ecco Belotti incitare i suoi, la presa della metà campo avversaria è immediata e Meité fa una buona verticalizzazione che Verdi trasforma in tiro immediato. Qui la sorte è amica: la palla sbatte su Matjeu e carambola in gol. Il Toro non si placa anzi aumenta lo sforzo. Belotti colpisce il palo di testa. Ma quando si eleva in mezzo all’area non s’è il legno e neppure il portiere in grado di fermarlo: incornata del 2-1, quinta rete di seguito. la spinta del capitano è evidente, nei fatti. Il Brescia prova con i cambi a rientrare nel match ma la determinazione granata ha la meglio. E in un contropiede pure Zaza si prende la soddisfazione di interrompere il suo lungo digiuno. Il 3-1 sembra quasi una sentenza per Diego Lopez: vedremo se riuscirà a motivare di nuovo i suoi.
Primo tempo Meglio il Brescia, che crea diverse occasioni senza segnare
Ripresa Il Torino torna in campo trasformato e ribalta la partita