Berardi-Haraslin Il Sassuolo vola Bologna in rosso
Lezioni di rumba. In lungo, in largo, nello stretto, nella totalità del campo. Sinisa Mihajlovic (poi espulso) assiste con smorfie variegate ai passi incerti e regrediti dei suoi che vivono male il sesto k.o. in casa e la ventiseiesima partita con gol subìto. Sassuolo imperante, poi è chiaro che un gol lo prende (come sempre) con brividi finali, ma resta il fatto che poi Consigli mette il lucchetto a una banda che disegna sul campo come su un foglio bianco, danzando e a volte “torellando” da quanto padrona del campo e dell’onda perfetta. Come all’andata, non c’è stata quasi gara: dopo il k.o. post lockdown contro l’Atalanta, la Banda-Dez non ha perso più ed è alla terza vittoria di fila.
Flipper e cattedra
De Zerbi alza parzialmente toni, decibel e qualità inserendo due tenori (Berardi-Caputo) più Haraslin al posto di Boga che diverrà arma del dopo. Sinisa accende il woofer di mezzo recuperando all’ultimo istante Medel, varando la coppia difensiva Bani-Denswil (boccata d’ossigeno a Danilo) e presentandosi col trio Orsolini-Palacio-Barrow in avanti. Bologna e Sassuolo arruolano gente che non sa quasi cosa sia lo zero in fatto di reti (fatte e subìte) e l’inizio di tutto è un flipper piacevole, rapido, una gara a chi la smista più di prima (a un tocco) dell’altro. Coi neroverdi, però, che si mettono prepotentemente in cattedra: gestiscono. A piacimento. E il Bologna - uomo su uomo - finisce per attorcigliarsi nei giochi veloci (di spostamenti e palleggio) dezerbiani.