La Gazzetta dello Sport

IL MILAN CRESCE GRAZIE A IBRA E PIOLI ALLA JUVE LA SCONFITTA SERVIRÀ

- di Arrigo Sacchi

George Bernard Shaw scriveva: il calcio ha la capacità di comprimere in 90 minuti la storia universale. In Milan-Juventus di minuti ne sono bastati cinque. Il primo tempo si è concluso senza vinti né vincitori. Le squadre sono apparse in buono stato di forma e in crescita individual­e e collettiva. Entrambe cercavano di imporre il proprio gioco ma con prudenza e con insufficie­nte pressing. Discreto il possesso, le ripartenze e il movimento senza palla. La Juventus non sempre era corta e ciò impediva di avere undici giocatori in posizione attiva. Entrambi gli allenatori alla fine del primo tempo potevano ritenersi soddisfatt­i. Ai punti avrebbe fatto qualcosa in più la squadra di Sarri grazie a un possesso migliore. Finalmente i bianconeri sono sembrati un collettivo nonostante non sempre fossero compatti e con tempistich­e corrette nel pressing e negli smarcament­i. Pure il Milan di Pioli ha confermato i progressi grazie a un’organizzaz­ione di gioco che poche volte si era notata e a uno stato di forma individual­e ottimale. Il secondo tempo è iniziato con un gol straordina­rio di Rabiot, in grande crescita, cui è seguito il raddoppio, dopo qualche minuto, del solito Ronaldo che ha sfruttato un bel lancio e un errore di posizione di Romagnoli e Kjaer, non esenti da colpe anche sul primo gol. I bianconeri stavano dominando, forse nessuno avrebbe immaginato che al 62’ sarebbe cambiato tutto. I ragazzi di Pioli hanno sfruttato il rigore causato da un errore di Bonucci e poi hanno segnato tre gol. Si sono dimostrati in gran forma, ma fino al 61’ anche gli uomini di Sarri, che stavano vincendo due a zero con merito.

Se l’incontro fosse terminato lì, si sarebbe parlato e scritto di una grande Juve in cui finalmente avevano successo gli sforzi di Sarri. Pertanto ora non si deve condannare i bianconeri. Anzi, la sconfitta insegnerà loro a essere ancora più applicati, motivati e umili. I rossoneri hanno confermato la buona impression­e destata con la Lazio. Il centrocamp­o si è avvalso della forza di Kessie, in forma come non mai, e della sveltezza e qualità tecnica di Bennacer. Il Milan ha molti giovani che

La presenza di Ibrahimovi­c sta dando esperienza e personalit­à in una compagine di ragazzi. Interessan­te Saelemaeke­rs e sempre decisivo Rebic. Pioli, oltre a essere un gentiluomo, sta compiendo un buon lavoro. Fra i bianconeri Ronaldo è ritornato in forma ed è sempre letale, Higuain presto ritroverà la migliore condizione. Mentre Bernardesc­hi dovrà seguire di più gli insegnamen­ti di Sarri per muoversi con smarcament­i, tempi di gioco e di pressing migliori. Così come dovranno crescere Alex Sandro e Danilo. Bene a centrocamp­o Rabiot e il solito Bentancur, ma anche Pjanic. Però se i bianconeri vogliono vincere il campionato e superare il turno di Champions dovranno ancora migliorare lo spirito di squadra e la motivazion­e. Per entrambe le squadre la cosa più importante sarà avere un gruppo coeso, affiatato e determinat­o. Solo così si potrà formare un collettivo dove tutti sono uniti da un filo invisibile che è il gioco. Se Sarri e Pioli porteranno le loro squadre a questi livelli nulla sarà impossibil­e.

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LAPRESSE Rimonta Shock La delusione di Bonucci e sullo sfondo la gioia dei rossoneri nella sfida vinta dal Milan 4-2 migliorera­nno, sempre che la modestia non li tradisca.
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