I ritorni trionfali di Prost e Lauda Quei campioni che... ci ripensano
Adesso quindi anche Fernando vuole il suo “Ultimo ballo”. Ha deciso che i rimpianti o se li toglie adesso o non ci sarà mai più occasione. È umano. Almeno altri sei campioni, prima di lui, non hanno resistito al richiamo e sono ripartiti. Alcuni da prendere come ispirazione. Altri meno. Andrebbe bene per esempio Alain Prost che a fine 1991, dopo aver comunicato a quelli di Maranello che la sua Ferrari era “un camion”, è passato dalla F.1 alla... TF1, cioè in tv a fare il commentatore. E chissà mai chi avrebbe avuto il coraggio di contraddirlo, uno che aveva già vinto 3 mondiali con una perizia per cui tutti avevano preso a chiamarlo “Professore”. E invece quando ha capito che per il 1993 gli avrebbero dato una Williams ci è saltato su. E non l’han più visto. Vittoria alla prima gara, 7 pole di fila nelle prime 7 (record tuttora) e ovviamente quarto titolo, davanti a Senna che piuttosto di farlo passare avrebbe mangiato un copertone. Ecco, difficilmente ad Alonso capiterà qualcosa del genere con la Renault. E anche imitare Lauda non sarà semplice. Come lui Niki era bicampione ed è tornato dopo due anni di stop, nel 1982. «Aspettate 4 gare a giudicarmi», disse. Vinse la terza, a Long Beach. Lottò per due anni, e al terzo fu di nuovo campione. Ci farebbe la firma, Alonso. E ci starebbe anche a imitare Nigel Mansell che dopo il titolo, nel 1992, è anche lui andato in America. Ma non a Indianapolis one shot, s’è fatto proprio tutto il campionato, e l’ha pure vinto (1993). Poi, nel 1994, è tornato, lì sì a gettone, al posto di Ayrton Senna. E ha
finito l’anno con un successo ad Adelaide. Meglio di Michael Schumacher, il più vincente di tutti, che dopo tre anni ha ricominciato senza mai più vincere un GP. E non parliamo di Alan Jones che ha smesso ed è ripartito due volte, senza mai più assomigliare al se stesso campione del 1980. Certo poi c’è Kimi Raikkonen che un bel giorno si è dato al rally, è tornato come se niente fosse, ha vinto un paio di gare, ha aspettato 114 GP per vincere la terza, senza tuttavia dare l’idea di essersi scocciato. E continua ad andare. Per
Alonso sarà dura, vista la differenza di indole, ma potrebbe essere lui l’esempio da tenere a mente. Tanto quasi tutto dipenderà dalla Renault.