La Spal è già in vacanza E il Verona può divertirsi
Di Carmine (doppietta) decide in 11’, il 3° gol è di Faraoni Juric festeggia la stagione dell’Hellas iniziata tra i dubbi
Se ci fosse stato il pubblico, l’Hellas avrebbe lasciato per l’ultima volta lo stadio di casa con l’orgoglio di un’ovazione ben guadagnata. E non soltanto per questo facile successo. Qui guardavano soltanto alla salvezza, dopo essere rientrati fra i grandi un anno fa, e invece prima del rilassamento finale hanno sentito anche l’Europa che bussava alla porte. Da neopromosso, il Verona ora vede i 50 punti, nonostante l’estate scorsa si presentasse con un grumo di incognite, chiamatele pure scommesse. Allenatore già bocciato tre volte in Serie A e accolto con scetticismo, mercato sofferto tra prestiti di riserve altrove e stranieri poco conosciuti, difficili anche da pronunciare. Ma il Verona di Juric (resterà), Amrabat e Rrahmani (già venduti a Fiorentina e Napoli), il Verona delle tante mezzepunte di qualità e dei motoscafi di fascia, ha chiuso con nove successi interni, tra cui la perla del 2-1 alla Juve. Anche se non erano allo stadio, molti tifosi sono poi andati fuori dal Bentegodi ad applaudire tutti e soprattutto Pazzini, all’addio.
I personaggi
Spesso nel gioco di Juric il centravanti puro non è fondamentale, ci sono state partite con i piccoli trequartisti in avanti e le prime punte in panchina, ma Samuel Di Carmine, nonostante il numero dieci sulle spalle, diventa una presenza scolpita nell’area, nella partita. Da vera prima punta. Il Verona come sempre imperversa a sinistra, ma nell’immobile difesa della Spal serve qualcuno che si faccia trovare al momento giusto nel punto giusto: e Di Carmine non sbaglia due volte nei primi undici minuti. Va inserito anche lui nell’efficienza crudele del Verona in questo torneo. Era praticamente al debutto in A, pur già sulla trentina, e fra qualche difficoltà ha messo a segno tre doppiette, arrivando con gli spiccioli a quota otto. E dire che già nel primo tempo avrebbe potuto abbondare, altri due tentativi non entrano. Resta fra i migliori, con Dimarco.
A tutto campo
Il problema del Verona sarebbe la sparizione dei difensori: tra infortuni e squalifiche a Juric rimane il solo Günter. Allora le soluzioni potrebbero anche aiutare in futuro, dovesse capitare un’altra necessità simile. Faraoni e Dimarco passano da corridori di fascia a marcatori, ma il secondo ha anche consegne da tuttocampista, e mette tanta energia anche in avanti. Tira, inventa, crossa per il raddoppio, sempre sfondando in quel settore dove anche Lazovic è il solito, cioè in percussione permanente, vedi anche il servizio dell’1-0. E Faraoni e Dimarco in coppia vanno anche a confezionare il tris, testa del primo su angolo del secondo, quasi a dire: difensori noi?
Spal ultima
La Spal non era mai arrivata ultima in 108 anni di storia. Il pari con il Torino aveva interrotto la serie di sei sconfitte consecutive, stavolta orgoglio e dignità non affiorano. Di Biagio, una sola vittoria in 14 gare, non rimarrà: Marino o Corini sono i nomi che girano per ripartire dalla B. Il tecnico dà spazio a chi aveva giocato di meno, tra recuperi da lunghi e medi infortuni, ma poi deve toglierli. Tipo Valoti, oppure Fares, annata da dimenticare per i guai fisici. Non funziona. La Spal già sotto 2-0 quando quasi non si era iniziato, trasforma l’impegno del Verona in un’amichevole. Il periodo sarebbe giusto. Le sconfitte sono 27, non riesce nemmeno a segnare alla fine quando l’Hellas è più permissivo. 7,5 DIMARCO IL MIGLIORE Difensore puro che non dimentica il suo vero ruolo di incursore: assist del 2-0, corner del tris. È dappertutto.
6 RADUNOVIC Seconda possibilità dopo i 5 gol presi dalla Lazio. Un solo brivido su punizione non trattenuta. Ferma D’Alessandro e Petagna.
7 FARAONI Marcatore per emergenza, ma fa vedere che sa anche segnare. Di testa il quinto gol.
6 GÜNTER L’unico difensore puro a disposizione, senza errori.
6 BORINI Il tuttofare stavolta è esterno basso a destra, sfiora il gol due volte. (Zaccagni s.v.)
6,5 AMRABAT Ultima in casa, passerà in viola: come sempre, affidabile. (Badu s.v.)
6 VELOSO Torna a centrocampo, fa viaggiare il Verona a sinistra.
6,5 LAZOVIC Per non smentirsi piazza subito l’assist del vantaggio. Molto più cauto nella ripresa.
6,5 PESSINA Acume tattico e dinamismo, Letica gli nega il gol.
6 EYSSERIC Stavolta nelle terre di mezzo e non finto 9, procura difficoltà, entra nel 2-0. (Salcedo s.v.)
7,5 DI CARMINE Sei gol su 8 in casa, poteva anche farne quattro. Decisivo 6 PAZZINI Cerca il gol dopo l’addio all’Hellas, non arriva ma potrà provarci domenica a Genova.
7 ALL JURIC La stagione è il suo capolavoro, adesso deve costruire l’Hellas del futuro.
D’ALESSANDRO IL MIGLIORE Dentro nella ripresa al posto di Valoti, non cambia la sorte della Spal ma ha qualche fiammata interessante.
5,5 LETICA Torna titolare e alterna tante incertezze a buoni salvataggi. 4,5 TOMOVIC Non è uno di spinta però non riesce nemmeno a difendere. Anche quando cambia fascia.
5,5 SALAMON Centrale per Vicari, fa meno errori dei colleghi ma viene infilzato.
4,5 BONIFAZI Salta a vuoto sull’1-0, inizio dei problemi. Si ripete sul 3-0.
5 FARES È un ex troppo gentile per le mancate chiusure in area. Cambiato.
6 ISKRA Ripresa per Fares ma va a destra e argina più di Tomovic.
5 DABO In affanno come tutta la Spal. 5 VALDIFIORI Tocchi mai rischiosi, niente in fase difensiva. Fuori al 45’. 5,5 MURGIA Un tempo solo, un colpo di testa fuori.
5 TUNJOV Terza da titolare per il 19enne estone, non argina Amrabat. 5,5 DI FRANCESCO Poco da fare a partita chiusa.
5,5 STREFEZZA Esterno di corsa che vorrebbe stendere Lazovic invece deve rincorrerlo. Un bel tiro fuori nella ripresa. (Horvath s.v.)
5 PETAGNA Anticipato e demoralizzato, ci prova però anche nel finale.
5 VALOTI Esterno sinistro di copertura. Ininfluente e sostituito.
5 ALL. DI BIAGIO La Spal si è arresa subito.