260 MILIONI
È l’ingaggio lordo per 4 anni dell’operazione Messi-Inter
Prima la Champions, poi l'Europa League. In due giorni il coronavirus è tornato e minacciare le coppe europee, «scegliendo» simbolicamente come bersagli le squadre più titolate nelle due competizioni: se martedì era stato il Real Madrid a ricevere la notizia della positività di Mariano Diaz, ieri il Siviglia ha appreso che a un componente della rosa è toccato lo stesso destino. Si tratta del nazionale serbo Nemanja Gudelj. Lo ha confermato lo stesso calciatore, che ha sottolineato di sentirsi bene: «Buongiorno a tutti. Confermo di essere risultato positivo al Covid-19. Vi informo che non ho alcun sintomo. Spero di poter raggiungere presto i miei compagni e giocare con loro in Europa League. Vi abbraccio tutti». La notizia non stupisce, vista la risalita dei contagi che sta colpendo la Spagna. Ma getta un velo di preoccupazione sulle due «Final Eight», e di riflesso su Napoli, Inter e Roma che hanno ostacoli iberici (Barça, Getafe e Siviglia) sulla strada per arrivarci. Al di là delle buone intenzioni, difficilmente il club andaluso porterà il serbo a Duisburg per affrontare la Roma nell’ottavo di Europa League il 6 agosto: meglio non rischiare. Inizialmente s'era pensato che potesse trattarsi di Ever Banega, che durante la pausa di fine Liga aveva ballato in una discoteca di Valencia rivelatasi un mini-focolaio. Così invece non è stato.
Pausa pericolosa
Il protocollo anti-Covid adottato dall'Uefa prevede che vengano effettuati test 48 ore prima che le squadre si mettano in viaggio, ma Real Madrid e Siviglia hanno accertato le positività dei loro tesserati ben prima di avvicinarsi alla partenza per Inghilterra e Germania: i club hanno sottoposto i giocatori ai tamponi al rientro dopo la libera uscita (lunedì 27 luglio), facendo subito scattare le misure di sicurezza, con sanificazione delle strutture, esami per tutto lo staff, allenamenti «distanziati» e filo diretto con le autorità sportive e sanitarie. Il primo dei due test effettuati dal Siviglia ad atleti, tecnici, dirigenti e impiegati del club ha dato esito negativo, i risultati del secondo si conosceranno in mattinata.
Focolai in Spagna
A Real Madrid e Siviglia poi s'è aggiunto l'Almeria: un caso di coronavirus anche lì, problema non da poco perché si tratta di una squadra impegnata nei playoff per salire in Liga. Ma uscendo per un attimo dalla «bolla» del calcio e allargando lo sguardo, è tutta la Spagna a vivere giorni inquieti. L'ansia per l'aumento dei contagi nel Paese ha indotto Francia, Germania e Gran Bretagna a sconsigliare viaggi in quella direzione, mentre il governo di Madrid ha ripristinato l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto. Feste in spiaggia e serate estive ad alto tasso alcolico - e a basso rispetto delle norme anti-Covid - hanno dato nuovo impulso al virus, che infatti ora si va diffondendo maggiormente tra i giovani rispetto all'ondata primaverile. Aragona, Navarra e Catalogna hanno pagato un prezzo pesante in termini di nuovi focolai.
Sedi confermate, ma...
Già, Catalogna. Barcellona è una delle città che ha ancora qualcosa da dire in ambito calcistico, in questa stagione: se vorrà andare in Portogallo per la Final Eight di Champions, il Barça dovrà superare il Napoli al Camp Nou nel ritorno degli ottavi l'8 agosto. Il membro Uefa Evelina Christillin ha recentemente dichiarato che le sedi dei match per ora sono confermate, ma che i vertici dell'organo di governo del calcio europeo - il presidente Ceferin in testa monitorano la situazione,
Minaccia coronavirus
Da sinistra Mariano Diaz, 26 anni, del Real Madrid, Nemanja Gudelj, 28 anni, del Siviglia e con la mascherina Luis Suarez, 33 anni, del Barcellona
pronti a qualsiasi evenienza. Per Nyon è vitale evitare scossoni nelle competizioni Uefa per club. Ma è evidente che la parola decisiva è sempre dei singoli governi, sebbene si tratti partite a porte chiuse. Guardando alle squadre italiane, l'Atalanta è quella con qualche certezza in più sul proprio destino, avendo già staccato il biglietto per i quarti di Champions al «Da Luz» contro il Psg. La Juve attende il Lione a Torino e il Napoli guarda con apprensione a ciò che avviene a Barcellona, mentre in Europa League l'Inter sfiderà il Getafe a Gelsenkirchen e la Roma, come detto, se la vedrà col Siviglia. Per quanto riguarda la Champions, da tempo s'è pensato un «piano B» che metta al riparo da sorprese, ipotizzando che il completamento degli ottavi possa avvenire in città portoghesi o nella stessa Lisbona, sede della fase finale. Oporto e Guimaraes si tengono pronte. Per ora, la lente d'ingrandimento è puntata soprattutto sulla Catalogna: negli ultimi giorni i contagi giornalieri hanno avuto una flessione, dopo l'allarmante quota 1180 raggiunta lo scorso 21 luglio. Ma vietato abbassare la guardia.