La Gazzetta dello Sport

Getafe cruciale e il Niño scalda il motore

L’Inter punta all’Europa League e vuole Sanchez per tutto il torneo, ma lo United...

- Di Carlo Angioni

Lo sfogo di Antonio Conte ha spostato l’attenzione altrove, ma l’Inter tra 48 ore dovrà ricompatta­rsi perché comincia la campagna d’Europa. E vuole essere protagonis­ta, forte del secondo posto in Serie A e di una serata di gala in casa dell’Atalanta. Ieri i nerazzurri hanno avuto il giorno libero, stamattina ad Appiano Gentile si riparte. Difficile capire quale sarà davvero l’umore del gruppo, di certo però la squadra sa che il format dell’Europa League offre un’opportunit­à unica per potere tornare a casa dalla Germania con il trofeo nelle mani. Chiudere dietro la Juve porta nelle casse del club 27 milioni e servirà anche per le fasce della prossima Champions League, ma da Gelsenkirc­hen mercoledì sera partirà l’assalto alla coppa: il Getafe, che a marzo faceva tanta paura, ha vinto una sola volta nella Liga dopo il lockdown e non gioca dal 19 luglio. Non sarà comunque facile, come ha detto più volte Conte, ma l’Inter che ha sprintato in Serie A, 7 gol

Mistero Chris Eriksen torna ai margini: il 3-5-2 decisivo con l’Atalanta

Alexis Sanchez, 31 anni Christian Eriksen, 28 anni

Romelu Lukaku, 27 anni: i tre interisti sono arrivati tutti dalla Premier League fatti e zero incassati nelle ultime 4 partite, non può non essere favorita nel primo duello.

Come serve Alexis

Contro gli spagnoli ci sarà di sicuro Alexis Sanchez. Il cileno, «riscoperta» estiva della rosa di Conte e tante volte determinan­te nel finale di campionato, ha il futuro ancora il bilico: con il Manchester United c’è l’accordo per il prolungame­nto del prestito sino a mercoledì sera, poi si vedrà. Dopo il Getafe tornerà dei Red Devils, anche se la dirigenza dell’Inter spera di riuscire a chiudere l’affare per tenerlo a Milano, acquistand­olo a titolo definitivo. Quindi già dalla Final 8 dell’Europa League, in caso di successo negli ottavi di finale, o comunque per l’anno prossimo in caso di eliminazio­ne. L’accordo con lo United sembrava molto vicino qualche giorno fa, ora non è escluso che si aspetti direttamen­te giovedì: il Manchester è sceso da 20 a 15 milioni, è difficile che possa concedere un ulteriore sconto all’Inter. Che però si fa forza grazie al sostanzial­e accordo raggiunto con l’attaccante: il piano nerazzurro punta sull’allungamen­to del contratto di Sanchez dal 2022 (la scadenza allo United) al 2023 e conseguent­e ridistribu­zione su tre anni dell’ingaggio mostruoso da 15 milioni a stagione. Per l’Inter averlo per tutta l’Europa League è una priorità, così come tenerlo anche in futuro dopo che l’addio soltanto qualche mese fa sembrava scontato. Con Lukaku certezza granitica dell’attacco, poter ruotare Lautaro e il Niño Maravilla darebbe a Conte molte più opzioni e più armi.

Eriksen giù 3

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