Lazio in pressing per il sì di Inzaghi Prima il rinnovo poi gli euro rinforzi
C’è l’intesa di base, ma il tecnico chiede precise garanzie verso la Champions
Non è una pura formalità. L’accordo fra la Lazio e Simone Inzaghi per andare insieme c’è già da mesi, ma ora dovrà essere fissato nel rinnovo del contratto in scadenza nel 2021. «La sua permanenza è prioritaria per noi», ha sottolineato poco prima della gara col Napoli il d.s. Igli Tare. Che ha preannunciato per i prossimi giorni un incontro alla presenza del presidente Claudio Lotito: «Programmeremo anche il futuro». Il rinnovo del tecnico è il ponte per arrivare alle strategie delle prossime stagioni. «Con Tare e Lotito ci incontreremo con serenità, vedremo cosa succederà», ha spiegato Inzaghi. Al futuro si era cominciato a pensare già nei primi mesi del 2020, quando la Lazio sognava lo scudetto a occhi aperti. Alla ripartenza del campionato è sbucata un’altra Lazio che ha cancellato le certezze di prima e nello stesso tempo è diventata un riferimento necessario per pianificare la prossima stagione senza gli ultimi problemi.
Rebus scadenza
La durata del nuovo accordo rifletterà la portata dei programmi. La Lazio punta a vincolare Inzaghi almeno fino al 2023. Il tecnico è deciso a risposare il progetto biancoceleste, però, come già è accaduto un anno fa, intende comprimere i piani nel futuro prossimo. Nel giugno 2019 la trattativa per prolungare il contratto in scadenza un anno dopo non venne spinta dal tecnico oltre il 2021. Anche questa volta potrebbe prefigurarsi la stessa evoluzione, pure se è forte la spinta societaria per un legame più lungo. Non è questione di cifre sull’ingaggio: si passerà dai due milioni più premi del 2019 (c’era anche quello per lo scudetto: circa 400 mila euro) ai 2,5 milioni con un’ampia serie di bonus. Se un anno fa si guardava al salto in Champions partendo dall’ottavo posto finale di campionato e dalla conquista della Coppa Italia che aveva dato l’accesso in Europa League, ora le basi sono nettamente diverse. Per adeguare l’organico in vista della Champions e anche per accrescere le potenzialità in campionato. La resa alle ambizioni scudetto dopo la ripartenza del campionato ha svelato impietosamente le difficoltà dell’organico a fronteggiare anche più impegni settimanali. Infortuni e squalifiche hanno messo a nudo il gap tecnico tra titolari a rincalzi. Inzaghi, anche nella scia del confronto quotidiano con Tare, chiederà 6-7 rinforzi «già pronti», in grado di poter giocare da titolari. In particolare, un secondo portiere, un difensore, un regista che faccia il vice Leiva, un’alternativa a Lulic per la fascia sinistra, un attaccante da doppia cifra ed eventualmente un altro da far crescere. Operazioni che si aggiungeranno all’ingaggio di Gonzalo Escalante, il 27enne argentino che si è svincolato dall’Eibar: sarà un’opzione in più per il ruolo di interno. Si guarda anche ad elementi di consolidato spessore internazionale per fornire più esperienza al gruppo. Così è emersa la pista per David Silva, il 34enne spagnolo che si sta svincolando dal City. E piace Borja Mayoral, 23enne attaccante di proprietà del Real Madrid, reduce dal prestito al Levante. Si segue la traccia della Serie A per arrivare a Mohamed Fares, 24 anni,esterno della Spal: un’operazione in linea con quelle andate a fine con Acerbi e Lazzari. Va abbassata l’età media dell’organico: troppi dalle parti dei 30 anni.
In discussione
Inzaghi ha respinto con precisi dati tecnici gli appunti mossi alla preparazione atletica. Per il futuro si vorrebbero evitare gli infortuni in serie degli ultimi mesi. Potrebbero esserci novità negli staff che affiancano quello tecnico. A Formello c’è grande stima per il lavoro del tecnico con la consapevolezza che il suo nome sta attirando attenzioni anche internazionali, come quelle del Paris Saint Germain. Ecco perché il rinnovo di Inzaghi darà nuove radici ai progetti della Lazio.