La Gazzetta dello Sport

Lecce folle fino all’ultimo Una sconfitta piena di gol

I salentini battuti dal Parma tornano subito in B In tutto il campionato hanno incassato 85 reti

- di Giuseppe Calvi- LECCE

Ha ascoltato la sentenza di condanna, annunciata, direttamen­te nel suo stadio, senza potersi neppure aggrappare alla speranza di ricevere buone notizie da Genova. Incoraggia­to prima della partita da circa 500 tifosi davanti agli spogliatoi, il Lecce è stato strapazzat­o dal Parma, però anche una vittoria sarebbe risultata inutile per il contempora­neo successo del Genoa. Battuti per 4-3 — dallo 0-2 al pareggio a fine primo tempo, poi la resa —, Mancosu e compagni abbandonan­o il palcosceni­co più prestigios­o, dopo appena un anno, con il fardello gravoso di 85 gol incassati, squadra di Serie A più bucata dal 1954-55 (la Pro Patria ne subì 87). Con i sigilli di Caprari, Cornelius e Inglese, dopo l’apertura con autogol di Lucioni, il Parma tocca quota 49 punti, concludend­o la terza migliore stagione tra le sue ultime 10 nel massimo campionato.

Le scelte

Liverani ridisegna la difesa, con i rientri di Meccariell­o (per lo squalifica­to Paz) e Dell’Orco (per l’infortunat­o Calderoni), a centrocamp­o preferisce Tachtsidis a Petriccion­e, accanto a Falco schiera Saponara (con Shakhov in panchina), per supportare il terminale offensivo Lapadula. Rispetto al match perso con l’Atalanta, D’Aversa cambia tre pedine: non ci sono Dermaku, Kucka (fermato dal giudice sportivo) e Gervinho, sostituiti rispettiva­mente da Laurini, Hernani e Cornelius, che torna dopo l’infortunio. Nel 4-2-3-1 la mossa di accentrare Kukusevski, tra Hernani e Caprari, disorienta la difesa avversaria.

Affondato

Proprio lo svedese è il più ispirato, duetta con Caprari e va al tiro. Il Parma è spensierat­o, gioca quasi in scioltezza, cerca sempre di tenere il ritmo alto e all’11’ sblocca il risultato, grazie all’ennesimo colpo di sfortuna per il Lecce. Il tiro di Hernani, in diagonale, centra il palo e il pallone sbatte su Lucioni che beffa il suo portiere Gabriel. I gialloross­i accusano la botta, anche perché, poco dopo, arriva la notizia del vantaggio del Genoa con Sanabria. La formazione di D’Aversa s’infila tra le maglie della difesa avversaria, Caprari spreca una clamorosa occasione, però si rifà al 24’. Il Lecce apre la solita falla, lasciando campo — da un calcio d’angolo a favore — alla ripartenza di Barillà, poi Caprari scambia con Hernani e firma il raddoppio con un destro a giro. Liverani si sgola, la sua creatura trova coraggio, comincia a fare la partita, Mancosu si divora una pallagol. Barak, con un’incornata su cross del capitano, realizza l’1-2 e mostra la maglietta preparata per Antonin junior, il primogenit­o “atteso” nei prossimi giorni. Il Lecce prende sempre più campo, Mancosu fallisce un’altra grande opportunit­à, però al 45’, su assist di Falco, arriva il 2-2, siglato da Meccariell­o (il sedicesimo marcatore per i salentini). La rimonta è vana perché dal ping pong con Genova giungono gli aggiorname­nti sul corposo vantaggio del Genoa contro il Verona.

Sentenza

Non ho ambizioni di categoria, voglio soltanto lavorare come dico io

Nella ripresa il Parma riprende il pallino del gioco e in 20’ chiude il conto, portandosi sul 4-2, con i timbri di Cornelius e Inglese, subentrato da 4’ (11 reti dei panchinari, meglio degli emiliani solo l’Atalanta con 20). Vale a poco il tuffo per il colpo di testa vincente di Lapadula, dopo palo di Shakhov: sul 3-4 il Lecce molla e subisce le incursioni di Siligardi e Inglese. A Liverani non resta che la delusione: «È stato importante il k.o. contro il Genoa, sono stati devastanti Cagliari e a Bologna dove avremmo meritato più di un punto. Forse il Lecce ha avuto un percorso troppo rapido dalla C alla A. Adesso facciamo passare la notte, poi riflettiam­o. Restare a Lecce è una possibilit­à»

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LAPRESSE Delusione L’allenatore del Lecce Fabio Liverani cerca di consolare il capitano Fabio Lucioni dopo la sconfitta che è costata la retrocessi­one
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LAPRESSE Allenatore Fabio Liverani, 44 anni, retrocesso con il Lecce

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