Longo: «Bilancio molto positivo, pericolo scampato»
Mihajlovic: «Sono contento, bravi i ragazzi Cairo? Ha dimostrato di volermi bene» Il d.t. Vagnati su Giampaolo: «Lo stimiamo»
Moreno Longo l’obiettivo l’aveva centrato due giornate fa a Ferrara, nella notte di Bologna il confetto di Zaza rende il finale più dolce. «Il bilancio è molto positivo - commenta il tecnico del Toro -. La situazione non era complicata, ma complicatissima. Non so se alcuni si siano resi conto del pericolo che abbiamo corso. Non posso non valorizzare questo risultato. Quando sono arrivato l’Europa era nella mia testa, poi abbiamo preso atto della situazione e che l’obiettivo non poteva che essere la salvezza. Forse, se non ci fosse stato il lockdown, avremmo potuto fare qualcosa in più dal punto di vista del lavoro, ma così non è stato e abbiamo dovuto concentrarci sul lavoro da fare con una squadra che, al mio arrivo, aveva smesso di combattere». Il lavoro di Longo è stato molto apprezzato in società, che ora si prenderà qualche giorno per decidere chi sarà il nuovo allenatore. Il nome di Longo è sul tavolo, come lo è quello di Marco Giampaolo (che prima deve risolvere il suo contratto con il Milan), in questo momento il favorito. Anche se in società non mancano ulteriori opzioni. «Giampaolo è un allenatore che stimiamo - ammette il direttore tecnico del Torino, Davide Vagnati intervenuto a Sky nel prepartita -, ma è tesserato per un altro club, quindi preferisco non parlarne. Certamente è un ottimo tecnico. Posso assicurarvi che risolveremo tutto nel più breve tempo possibile».
300 Sinisa
Ieri Mihajlovic ha raccolto la trecentesima panchina in Serie
A. «Il bilancio è positivo, perché nonostante la squadra non abbia avuto il tecnico per 5 mesi e il lockdown, siamo riusciti a fare il record di punti. I ragazzi sono stati bravi. Anche a livello personale sono contento, perché sto bene: ho fatto gli esami 3 giorni fa e sono stati perfetti. A 9 mesi dal trapianto non era così scontato che stessi qui e mi sento anche meglio di prima». Salutare con un pari contro il Toro gli avrà dato quasi sollievo. Perché, come ricordava sabato, «durante la malattia il presidente Cairo ha dimostrato di volermi bene».