Nibali-Juve: qua la mano. E corre
I controlli al centro dei bianconeri: nessuna frattura. Oggi è al Trittico Lombardo
Il semaforo verde aveva cominciato ad accendersi già al mattino, quando Vincenzo Nibali è uscito a pedalare in allenamento (circa 1 ora e mezzo). E si è definitivamente illuminato al pomeriggio, quando è stato chiarito che non c’erano fratture alla mano sinistra dopo la caduta che sabato lo aveva costretto al ritiro alle Strade Bianche. E così il 35enne siciliano della Trek-Segafredo prenderà il via, come previsto, del Grande Trittico Lombardo di oggi: è il primo dei suoi tre impegni di questa settimana, prima della Milano-Torino di mercoledì e, soprattutto, della Milano-Sanremo di sabato.
Milan e Fiorentina
Dal punto di vista calcistico Vincenzo Nibali ha qualche simpatia milanista, mentre il suo medico Emilio Magni è tifosissimo della Fiorentina (al punto di essere presidente di un fan club della Viola a Vaiano, Prato). Ma per la celerità e l’efficienza che hanno contraddistinto gli accertamenti di ieri pomeriggio entrambi devono curiosamente ringraziare il centro J-Medical, la struttura della... Juventus (ma disponibile anche per gli «esterni») sorta sul lato est dell’Allianz Stadium. In particolare i dottori Luca Semperboni, Gino Carnazza e Loris Pegoli, quest’ultimo specialista in chirurgia del polso e della mano. Lo Squalo con la squadra in questi giorni fa base nella zona di Malpensa e grazie alle conoscenze del dottor Magni è stato organizzato il controllo a Torino: radiografia e risonanza magnetica, alla mano e al polso sinistro, che hanno escluso fratture. «Un sospiro si sollievo», ha sintetizzato il vincitore di quattro grandi giri e tre Monumenti. Resta l’importante trauma contusivo all’area dell’eminenza tenar - il rilievo carnoso che è posto alla base del pollice sulla faccia palmare della mano - e in questo senso stamattina si valuterà se in gara Nibali dovrà utilizzare un tutore o un nastro per il manubrio più ammortizzante.
A terra
Ma come è avvenuta la caduta che sabato ha coinvolto Nibali? «Era nel settimo settore dello sterrato — spiega l’allenatore Paolo Slongo —. Un tratto caratterizzato da parti in salita e parti in pianura, alternate.
Vincenzo si trovava appena prima dell’ultimo strappo in ascesa e ha tolto una mano dal manubrio per bere. Lo sterrato lo ha portato a scartare verso l’esterno, in curva, e ha perso l’equilibrio. Poi qualcuno gli è anche finito sopra».
La protezione Da valutare l’uso di un tutore o di un nastro speciale in gara
Rapporto
Nonostante gli piacciano tantissimo, una volta di più Nibali non ha avuto fortuna alle Strade Bianche ed è rimasto il dubbio se potesse tenere il ritmo dei sei che poi si sono giocati il successo finale, andato al belga Wout Van Aert: i migliori risultati restano i due quindicesimi posti nel 2012 e nel 2016. La tradizione è decisamente migliore nelle gare lombarde che in via eccezionale quest’anno si sono fuse: Nibali fu protagonista soprattutto nel 2015, nell’ambito di un finale di stagione eccezionale che lo portò a trionfare al Lombardia. Perse la Coppa Agostoni da Rebellin in volata, poi però vinse sia la Coppa Bernocchi sia la Tre Valli Varesine.
Prospettive
Quale Nibali vedremo in questa settimana? Impossibile rispondere se prima Nibali stesso non avrà valutato come convivrà in corsa con il fastidio alla mano. Di certo avrà occasione di affinare l’intesa con molti dei compagni che dovranno scortarlo ad ottobre nella caccia al terzo Giro d’Italia, Giulio Ciccone in testa. L’abruzzese, però, mercoledì non sarà alla Milano-Torino perché il giorno dopo prenderà parte in Francia alla classica di un giorno con traguardo sul Ventoux, più adatta alle sue indubbie doti di scalatore.