La Gazzetta dello Sport

Voglia di Juve

Dybala+Ronaldo prove di Coppa Paulo rilancia: il Lione è avvisato E CR7 pensa al tris

- Fabiana Della Valle TORINO

Il 10 torna ad allenarsi, Cristiano ai tifosi sui social: «Ora inseguirò il terzo scudetto»

L’immagine è simbolica e proietta la Juventus verso il futuro prossimo: Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala hanno visto l’ultimo match di Serie A insieme in tribuna, uno perché aveva bisogno di recuperare le energie dopo il tour de force post lockdown (13 partite giocate consecutiv­amente, tutte da titolare, in 48 giorni) e l’altro perché una settimana fa è stato costretto a fermarsi per un’elongazion­e al retto femorale della coscia sinistra. Maurizio Sarri, che domenica sera ha confermato le prime sensazioni positive sull’argentino («Sta piuttosto bene, domani mattina — oggi, ndr — comincerà a muoversi sul campo»), spera di averli entrambi tra 4 giorni, quando Madama si giocherà tutto nel ritorno degli ottavi con il Lione. Al destro micidiale di CR7 e al mancino soave di Paulo sono affidate la maggior parte delle speranze bianconere di ribaltare la sconfitta per 1-0 maturata in terra francese, dal momento che i due hanno segnato il 55% dei gol stagionali bianconeri. Cristiano dopo la festa scudetto ha condiviso con i 233 milioni di follower foto e voglia di restare: «E ora sotto con il terzo!», ha scritto, spegnendo così le voci di un possibile addio anticipato. Dybala invece ha fatto un passo decisivo verso la Champions League, ovvero il primo allenament­o atletico 7 giorni dopo lo stop, cosa che consente a lui e a tutti i tifosi di tenere accesa la fiamma della speranza per la gara più importante.

Operazione recupero

Paulo è passato dalla grande paura di domenica sera al sollievo di lunedì mattina: la fitta era stata molto forte e lui temeva una sentenza senza appello (stagione finita) dagli esami del giorno dopo. Invece il dolore è passato in fretta e la lesione di piccola entità ha lasciato una porticina aperta all’opzione recupero prodigioso. Per questo il mattino dopo il diez si è presentato alla Continassa per iniziare subito le cure, che poi ha proseguito anche a casa. Il protocollo prevedeva per lui una settimana di riposo con terapie specifiche — per accelerare la naturale riparazion­e dei tessuti e accorciare i tempi di guarigione —, poi un controllo approfondi­to nel weekend per verificare le condizioni dell’attaccante.

Giorni decisivi

Il fisico di Dybala (che in questa stagione non si era ancora mai fermato per infortunio) ha reagito molto bene alle cure e così i medici sabato hanno dato l’ok perché il ragazzo potesse ricomincia­re a lavorare anche sul campo. Ieri è andato avanti con le terapie ma ha fatto anche una parte atletica. Oggi il tecnico ha concesso a tutti un giorno di riposo prima di immergersi completame­nte nel piano per la Champions; Paulo deciderà in autonomia, in base alle sue sensazioni, andare ad allenarsi in solitudine (come fece a inizio maggio quando ricominciò dopo i 46 giorni di quarantena a causa del coronaviru­s, per recuperare il tempo perduto e rimettersi al pari con gli altri) o staccare la spina almeno per 24 ore come il resto della truppa. L’obiettivo è aggregarlo al gruppo già domani, alla ripresa dei lavori. In ogni caso i prossimi due giorni saranno decisivi per capire se potrà farcela: se il dolore non si ripresente­rà neanche quando inizierà a forzare, crescerà la speranza di vederlo in campo.

La spinta di Cristiano

Una speranza che Paulo ha coltivato fin dal primo giorno e che nutre anche Ronaldo. Il portoghese tutti i giorni si ferma a parlare con Dybala al campo, per capire come procede la sua guarigione, e domenica sera, mentre guardavano insieme la gara con la Roma, gli ha ricordato che sia lui sia la Juventus hanno bisogno anche della Joya per volare a Lisbona.

Corsa contro il tempo

Cristiano vuole Paulo e Paulo vuole esserci, anche perché

Il portoghese lo vuole al suo fianco: tra oggi e domani si decide

dopo una stagione ad altissimi livelli vivrebbe come un’ingiustizi­a dover saltare la serata più attesa. Lui che nel girone di Champions è stato il miglior marcatore bianconero, segnando più di CR7 (3, uno in più di Cristiano) e che l’anno scorso partecipò solo nel finale alla grande rimonta nel ritorno degli ottavi con l’Atletico. Il tempo è poco, ma Dybala continuerà a fare lavoro doppio, aggiungend­o corsa e pallone a lavori specifici per il suo infortunio. La sua voglia di Champions è troppo forte per abbandonar­e i compagni adesso, sul più bello, e quando hanno ancora più bisogno di lui. Cristiano e Paulo sono la Juventus del presente e saranno quella del futuro: il 10 sta trattando il rinnovo del contratto con la dirigenza bianconera, per restare ancora a lungo, e Ronaldo non considera ancora conclusa la sua missione in bianconero.

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Nella foto in alto, Paulo Dybala, 26 anni, attaccante argentino, 5 scudetti in 5 stagioni con la Juventus.
A lato, Cristiano Ronaldo, 35, portoghese, festeggia il suo secondo tricolore con la Juve
AFP/LAPRESSE CR7 vuole la sua Joya Nella foto in alto, Paulo Dybala, 26 anni, attaccante argentino, 5 scudetti in 5 stagioni con la Juventus. A lato, Cristiano Ronaldo, 35, portoghese, festeggia il suo secondo tricolore con la Juve
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