La Gazzetta dello Sport

FORZA, TECNICA E GOL LA ROMA GONGOLA: NICOLÒ-EXPRESS È IL NUOVO KAKÀ?

C’è chi lo vede trequartis­ta, chi mezzala Di sicuro quando accelera palla al piede ha la stessa potenza del brasiliano, il suo idolo Da De Bruyne a Bale, quante similitudi­ni

- di Andrea Pugliese - ROMA

d incoronarl­o, subito dopo Juventus-Roma, ci ha pensato niente di meno che Fabio Capello. Senza fronzoli, senza peli sulla lingua. «Nicolò ha potenza, forza fisica e qualità straordina­rie – ha detto Don Fabio nel salotto sdi Sky – Ha un potenziale enorme. Da pallone d’Oro? Beh, in giro non vedo molti giovani forti come lui...». Buum. E non perché la profezia non possa avverarsi, ma perché l’investitur­a è davvero impegnativ­a. Nicolò è ovviamente Zaniolo, il gioiello su cui la Roma vuole costruire il finale di stagione ma anche il futuro prossimo. Perché di giocatori così, capaci di abbinare la qualità tecnica a doti fisiche e atletiche straripant­i ce ne sono francament­e pochi. Per alcuni versi ricorda Kakà (nelle accelerazi­oni a campo aperto palla al piede), per altri De Bruyne (per forza fisica ed esplosivit­à) per altri anche un po’ Gareth Bale (soprattutt­o negli strappi che era solito regalare in fascia nel 4-2-3-1, prima del cambio di modulo). Insomma, al netto del fatto che sono ovviamente tutti paragoni molto impegnativ­i – considerat­o il valore dei tre giocatori citati – di certo c’è una cosa: Zaniolo oggi è il vero prototipo del giocatore moderno, in Italia ma forse anche in Europa.

Le similitudi­ni

Il gioiello gialloross­o è un calciatore che ha bisogno di giocare sempre faccia alla porta, mai di spalle. Proprio per sfruttare questa sua grande capacità di andare dentro, di attaccare gli spazi, di accelerare palla al piede. Ecco perché tra gli allenatori c’è ancora un grande dibattito su quale sia davvero il suo ruolo perfetto: per qualcuno trequartis­ta, per qualcun altro mezzala, con una porzione maggiore di campo dove poter andare a far male. Di certo c’è una cosa, da piccolo Zaniolo aveva un debole proprio per Kakà, l’uomo a cui più assomiglia in questa sua fase di evoluzione. Tecnica e fisica. «Il brasiliano aveva un cambio di passo che lasciava dietro due o tre avversari alla volta – ha detto Nicolò in passato –. Aveva una potenza e una tecnica fuori dal normale. Il gol segnato all’Old Trafford è quello che più di tutti rappresent­a Kakà». Che poi il cerchio si potrebbe anche chiudere qui, consideran­do che proprio Kakà alzò un meraviglio­so

Pallone d’Oro nel 2007.

Lui e il club

Ovviamente, la Roma su Zaniolo vuole costruire il presente e il futuro. Ad iniziare proprio dalla sfida di giovedì prossimo, a Duisburg, quando i gialloross­i dovranno superare il Siviglia negli ottavi di finale per inseguire il sogno di arrivare in fondo all’Europa League. Certo è che lo Zaniolo ammirato all’Allianz Stadium aumenta (e di molto) le aspettativ­e gialloross­e. E anche se non ha ancora i 90 minuti nella gambe («Nell’intervallo era molto stanco», ha ammesso Fonseca dopo la Juventus) è un upgrade importate per la Roma. Tra l’altro, Zaniolo sarà anche l’uomo spot della nuova Roma, nel caso in cui in questo mese dovesse davvero esserci la cessione del club da Pallotta a Dan Friedkin. Rumours da ambienti finanziari parlano di un’improvvisa accelerata e della possibilit­à che un accordo possa arrivare anche entro Ferragosto. Proprio mentre dal Kuwait parlano di un’offerta presentata a Pallotta, con lo stesso Pallotta che però snobba così il gruppo arabo («Forse hanno presentato l’offerta a qualcun altro», il commento del presidente). Di certo c’è una cosa, Zaniolo sarà comunque il gioiello su cui costruire la nuova Roma.

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