Sarri, dubbi anti-Lione: Cuadrado è il jolly
Esterni e regista, il tecnico studia la Juve migliore per gli ottavi: Pjanic scalpita
AMassimiliano Allegri piaceva raccontare che le intuizioni gli venivano di notte: così inventò Sturaro titolare contro il Real Madrid in semifinale di Champions League e Emre Can centrale nella difesa a tre nell’epica rimonta sull’Atletico nella gara di ritorno degli ottavi di un anno fa. Maurizio Sarri per carattere è più riflessivo che istintivo e mette i numeri e le evidenze davanti a tutto. Conoscendolo, ieri avrà passato il giorno libero a guardare e riguardare Psg-Lione di Coppa di Lega, perché come ha spiegato lui stesso nel post partita di Juventus-Roma, «forse sarò particolarmente duro, però mi ci vogliono 3-4 ore per studiare gli avversari, per capire quali sono i movimenti occasionali e quelli predeterminati». Oggi il tecnico si presenterà alla ripresa degli allenamenti con le idee più chiare sul Lione, ma anche con alcuni dubbi che probabilmente lo tormenteranno fino all’ultimo. Per venerdì Sarri ha una grossa incognita legata alle condizioni di Dybala: se il numero 10 non riuscirà a recuperare dall’infortunio la Juve avrà inevitabilmente un’altra fisionomia, con un centravanti di ruolo, Higuain, accanto a Cristiano Ronaldo. E poi ne ha altri tre, uno per reparto, legati più a questioni tattiche e di tenuta fisica dei suoi uomini.
La fascia destra
Il primo ballottaggio riguarda la difesa: tre uomini su quattro (Bonucci, De Ligt e Alex Sandro) hanno il posto fisso assicurato, per la corsia di destra invece è una contesa tutta sudamericana tra Danilo e Cuadrado. Il colombiano ha giocato decisamente di più del brasiliano, che ha avuto anche diversi acciacchi fisici, dimostrando affidabilità anche in un ruolo non suo, ma non è detto che sia lui il favorito. Danilo ha il vantaggio di essere un terzino di ruolo, che inevitabilmente ha maggiore confidenza con i movimenti difensivi. In una partita in cui sarà fondamentale non prendere gol per non rendere ancora più difficile la rimonta, l’ex Real Madrid e City potrebbe essere considerato più funzionale di Cuadrado.
Chi in regia?
In mezzo tutto gira intorno a Pjanic: doveva essere l’uomo da 150 palloni a partita, ha chiuso la stagione da riserva di Bentancur ma anche con un ricco contratto con il Barcellona. Il Lione è più rapido che potente, quindi potrebbe far comodo un mezzala che corre all’indietro, come Matuidi, anche se il francese nelle ultime partite non è sembrato molto in palla. Pjanic invece garantisce più qualità che intensità e supporta la manovra offensiva. Se giocherà il bosniaco, le due mezzali saranno Bentancur e Rabiot: al primo Sarri non rinuncia neanche in cambio di una fornitura annuale di sigarette, il secondo è uno degli uomini più in forma della Juve post lockdown. Senza Pjanic, Bentancur farà il play alla sua maniera, più di lotta che di governo, Rabiot traslocherà a destra e a sinistra ci sarà Matuidi. Molto dipenderà dalla forma dei duellanti: chi starà meglio giocherà. Meno probabile (e più rischiosa) l’opzione Ramsey (con Rabiot a sinistra), perché il gallese non ha più di uno spezzone di gara nelle gambe.
Un posto in attacco
Davanti, in attesa del responso su Dybala, la sfida è tutta sulla destra, dove Cuadrado insidia Bernardeschi. L’azzurro è stato l’equilibratore del tridente nella fase finale del campionato: la sua presenza fissa a destra, oltre a garantire adeguata copertura, permette alla squadra di passare al 4-4-2 in fase di non possesso. Cuadrado ha meno attitudini difensive ma può fare lo stesso lavoro e salta di più l’uomo. Il tecnico dovrà decidere se tenerlo come arma di scorta o schierarlo titolare.
TEMPO DI LETTURA 3’19”