Lorenzo non si arrende Napoli crede nel prodigio
L’esame strumentale ha escluso conseguenze più serie L’adduttore è soltanto infiammato: potrebbe esserci
Sarà una lotta contro il tempo. Ogni minuto, ogni ora, sarà vissuta con apprensione, a Castel Volturno. L’infortunio di Lorenzo Insigne continua a tenere banco e la domanda più ricorrente è: ce la farà per Barcellona? Chissà. Ieri pomeriggio, il capitano del Napoli si è sottoposto all’esame strumentale e l’esito della risonanza magnetica parla di “lesione parcellare del tendine dell’adduttore lungo sinistro, con edema osseo”. La diagnosi ha confermato l’ipotesi formulata dallo staff sanitario subito dopo l’infortunio di sabato sera, durante la gara con la Lazio. In effetti, è stato scongiurato il pericolo di uno stiramento che avrebbe dovuto tenere fermo il giocatore per un periodo di tempo superiore ai 30 giorni. E, per lui, non ci sarebbe stata alcuna possibilità di giocare al Camp Nou. Ed invece, c’è parecchio ottimismo a Castel Volturno, anche se moderato, perché nessuno se la sente di dare certezze.
Terapie
Medici e fisioterapisti stanno lavorando ai muscoli di Lorenzo per provare a rimetterli in sesto per sabato sera. Ipotesi complicata, ma non impossibile, ecco perché anche il giocatore è convinto di potercela fare. Le terapie, insieme alla sua ferma volontà di giocare, potrebbero aprire al prodigio, atteso da un’intera città. Lorenzo è tra i pochi indispensabili nei piani tattici di Rino Gattuso. Senza di lui, il Napoli ne perderebbe in qualità e talento. Le sue giocate spesso sono state risolutive in Champions League. Nella fase a gironi ha segnato il gol vincente, alla Red Bull Arena, contro il Salisburgo, che permise al Napoli di ipotecare il passaggio agli ottavi e garantirsi la sfida con il Barcellona. Al San Paolo, l’andata è finita 1-1 prima che il Covid-19 bloccasse tutte le attività ed è rimasta in sospeso la gara di ritorno che si giocherà, sabato sera, al Camp Nou.
Interessato
Ovviamente, Gattuso, sta seguendo l’evoluzione dell’infortunio del suo giocatore più rappresentativo. La riserva la scioglierà soltanto all’ultimo momento, probabilmente dopo la rifinitura che il Napoli dovrebbe sostenere nel proprio centro sportivo. Anche se non al 100 per cento, l’allenatore aspetterà fino in fondo pur di schierarlo. In questo momento la squadra farebbe fatica a sopportare l’assenza del suo capitano. Lorenzo riesce a garantire un gran lavoro sulla fascia sinistra, abituato a percorrerla tutta per rendersi utile anche in fase difensiva. E poi, i suoi colpi di genio possono sovvertire il pronostico di questa gara di ritorno che potrebbe aprire ai quarti di finale e, dunque, alla storia, perché si tratterebbe di un evento inedito. Per Insigne, certo, ma anche per il Napoli che per due volte s’è fermato agli ottavi, perdendo contro Chelsea (con Mazzarri) e Real Madrid (con Sarri).
Personalizzato
È il programma che Lorenzo seguirà nei prossimi giorni, pronto a forzare se il dolore dovesse attenuarsi o, addirittura scomparire. Al centro sportivo c’è molto fermento, il tempo è ristretto e rimettere in sesto il capitano non sarà un’impresa semplice. Insigne seguirà una tabella programmata proprio per il suo infortunio. Tanta fisioterapia e esercizi in palestra che il capitano ha svolto ieri e, probabilmente, ripeterà anche oggi. Domani invece, salvo complicazioni, potrebbe iniziare a correre. Insomma, la resa non è stata propria presa in considerazione, soprattutto dal giocatore che per la caparbietà e il suo attaccamento alla maglia azzurra, meriterebbe di giocarsela la sfida con Leo Messi. All’andata è finita 1-1, con i gol di Mertens e Griezmann, un risultato che darà maggiore prestigio alla sfida del Camp Nou. Il Napoli ha la necessità di segnare un gol e di non perdere, ovviamente. E il talento di Lorenzo potrebbe aiutarlo nel tentativo di completare l’impresa. C’è un’intera città che attende con ansia: chissà perché, ma in tanti sono pronti a giurare sulla presenza del capitano, a Barcellona.
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