Zizou e l’impresa impossibile Ma la Champions è casa sua
Ha già vinto 4 volte da allenatore il trofeo più importante Venerdì (senza Ramos) deve rimontare il k.o. in casa del City
Il signore della Champions è chiamato alla prova più difficile. Zinedine Zidane è felicissimo, perché ha sempre detto che per lui il torneo più importante è il campionato, quello che premia la regolarità, e l’ha appena vinto rimontando il Barça con una serie immacolata: 10 vittorie e un pari a tiolo acquisito. Però la Champions è come il giardino della villa alla Moraleja, appena fuori Madrid, dove gioca le sue «pachangas» famigliari con i 4 figli: in panchina ne ha vinte 4 su 4, la famosa Décima come aiutante di Ancelotti nel 2014 e tre da solo tra il 2016 e il 2018. Nella regina delle competizioni europee non è mai stato eliminato.
Cercasi miracolo
Venerdì va nella parte azzurra di Manchester e deve fare un miracolo: ribaltare il 2-1 subito dal City al Bernabeu pieno prima del lockdown ed eliminare Guardiola nel suo stadio (vuoto). Su Marca ieri facevano notare come i due allenatori abbiano vinto 21 titoli negli ultimi 5 anni. Zizou contribuisce con 11, e viaggia a un trofeo ogni 19 panchine col suo Madrid, visto che ha diretto la Casa Blanca in appena 210 incontri. Il City ha una grande occasione: eliminare i re d’Europa allontanandosi dallo stato di parvenu della competizione e continuare la corsa verso il titolo che manca al club e all’emiro saltando i tanti ostacoli finiti da quella parte del tabellone. Non solo il City è un avversario tosto e affamato, per Zidane ci sono altri importanti elementi negativi.
Senza Ramos
Il primo è di campo: l’assenza di Sergio Ramos, squalificato. E viene subito in mente la partitaccia del Madrid negli ottavi di un anno fa al Bernabeu con l’Ajax quando col capitano impegnato in tribuna a girare un episodio della serie a lui dedicata da Amazon il Madrid fu sorprendentemente affossato dalla banda di sbarbati guidata da De Jong e De Ligt, che vinse addirittura 4-1. In panchina per il Madrid c’era Santiago Solari, che in una settimana perse anche campionato e Copa del Rey col Barça e fu licenziato, col conseguente inatteso ritorno di Zizou, che se n’era andato sorprendentemente nemmeno 10 mesi prima. Il secondo elemento negativo è prettamente statistico: il Madrid
in Champions non ha mai passato il turno dopo essere stato sconfitto in casa all’andata. Solo in questo secolo è stato eliminato da Bayern nel 2001, dall’Arsenal nel 2006, dal Liverpool nel 2009 e dal Barça nel 2011, nella famosa serie dei 4 Clasicos in 19 giorni nella guerra tra Pep e Mou.
Vittime illustri
Una situazione che al momento del sorteggio dei quarti ha indotto i bookmaker a fissare addirittura a 26 a 1 la quota del Madrid campione in Champions per la 14a volta, quota ora abbassata a 21 dopo la grande cavalcata del Madrid in Liga dopo il lock down. Evidentemente i bookies non considerano così potente l’effetto Zizou. Che però da quando fu chiamato al capezzale del Madrid nel gennaio del 2016 in sostituzione di Benitez in tre campagne di Champions tra ottavi, quarti e semifinali ha eliminato Roma, Wolfsburg, City, Napoli, Atletico Madrid, PSG, Juve e due volte il Bayern. Vincendo poi le tre finali contro Atletico, Juve e Liverpool. Ora per andare a Lisbona ad affrontare la vincente di Juventus-Lione nei quarti di finale della prossima settimana Zidane deve allungare a 10 la serie di sfide ad eliminazione diretta vinte in Champions. Una missione impossibile? Guardiola sa che Zizou lo può fare.
21 titoli Zizou e Pep negli ultimi 5 anni hanno vinto tantissimo