La Gazzetta dello Sport

Nibali da applausi: assalto sfortunato sotto il nubifragio

Lo Squalo avvia l’azione decisiva: piani saltati per la foratura di Ciccone. Trionfa G. Izagirre

- di Ciro Scognamigl­io - INVIATO A VARESE

Chissà se il finale della storia avrebbe potuto essere diverso. Non lo sapremo mai. Però Vincenzo Nibali aveva studiato bene il piano: «Un’azione combinata con Giulio Ciccone. Volevamo fare la corsa. Ma lui ha forato nel momento sbagliato...». Già, perché il fiuto dello Squalo non si è sbagliato neppure al Grande Trittico Lombardo, quando nel penultimo dei 4 giri del circuito finale si è sganciata l’azione che avrebbe lanciato Gorka Izagirre verso il successo per distacco sul traguardo di Varese. Il tutto al termine di una prova condiziona­ta da pioggia e maltempo che hanno molto limitato anche le immagini televisive di una edizione speciale, fusione solo per quest’anno (causa pandemia) di Tre Valli Varesine, Bernocchi e Agostoni, con 450 persone impiegate invece di 300 per il rispetto di tutti i nuovi protocolli. Nibali poi avrebbe chiuso 5°, da migliore italiano. Appena due giorni dopo la caduta delle Strade Bianche con botta alla mano, va bene così.

Analisi

«L’idea - conferma lo Squalo era quella di fare una azione di squadra. Ma a causa del problema di Giulio, sono rimasto solo. Nel giro finale, De Marchi ha fatto un ritmo alto. Poi, quando Izagirre è scattato a 13 km dalla fine riuscendo ad andare via, tra di noi non c’è stata collaboraz­ione. Ineos aveva due uomini (Narvaez e Kwiatkowsk­i, ndr) e pensavo che uno di loro si sacrificas­se nell’inseguimen­to. La CCC aveva De Marchi e Van Avermaet e lo ha fatto. Invece gli altri sono rimasti passivi e il vantaggio di Izagirre da 10” e arrivato a 30”. Io sulla salita finale ci ho provato un paio di volte ma ero super-controllat­o. Sono soddisfatt­o, anche perché la mano (non ha utilizzato protezioni speciali, ndr) non mi ha dato problemi». Domani, alla Milano-Torino, ultimo impegno per lo Squalo prima della Milano-Sanremo di sabato 8.

Prove

In vista della Classiciss­ima, hanno convinto due favoriti come l’olimpionic­o Van Avermaet (3°) e il polacco Kwiatkowsk­i (4°): il fatto che quest’ultimo abbia passato un bel po’ di tempo «al vento» lo si può interpreta­re proprio come delle prove tecniche in vista del Monumento vinto nel 2017. Ma a Varese la festa è stata tutta dell’Astana per una doppietta — secondo lo spagnolo Aranburu, possibile outsider per Sanremo — che ha fatto sorridere anche la (tanta) parte italiana del team, compresi i d.s. Zanini (varesino) e Martinelli e il preparator­e Mazzoleni. Izagirre non è particolar­mente «mediatico», ma è forte. Basco, 32 anni, aveva vinto a Peschici al Giro d’Italia 2017. E come il fratello e compagno di squadra Ion, è in scadenza di contratto. Così gli abbiamo chiesto del futuro: «Non so niente, non so niente». L’Astana vuole tenerlo, però le richieste di mercato non mancano.

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1. Vincenzo Nibali, 35, prima stagione alla Trek-Segafredo, all’attacco
2. Gorka Izagirre, 32, campione nazionale spagnolo 2018 2
FOTO BETTINI Protagonis­ti 1. Vincenzo Nibali, 35, prima stagione alla Trek-Segafredo, all’attacco 2. Gorka Izagirre, 32, campione nazionale spagnolo 2018 2
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