La Gazzetta dello Sport

Ma con Marotta c’è grande freddo Il match col Getafe è lo spartiacqu­e

Ieri nessun faccia a faccia ad Appiano: Allegri resta il preferito in caso di addio

- c.ang.

Non si sono visti e non c’è stato l’atteso faccia a faccia ad Appiano Gentile. Il lunedì dell’Inter, prima del chiariment­o di Conte all’Ansa e della telefonata Italia-Cina con Steven Zhang avrebbe dovuto avere come campo centrale l’incontro tra la dirigenza e l’allenatore. Ma la scelta di Beppe Marotta, dopo una domenica di grande fastidio, è stata chiara, dettata dal gelo sceso tra i vertici della società e Antonio. Mai come oggi le due anime dell’Inter sono state lontane. E quello che risalta è soprattutt­o la distanza tra l’a.d. Sport e il tecnico.

Tamponi ad Appiano

Ieri di buon mattino Marotta, l’altro a.d. Alessandro Antonello, il vicepresid­ente Javier Zanetti e il d.s. Piero Ausilio hanno varcato i cancelli del Centro Suning. C’erano da fare i tamponiCov­id (da ripetere oggi all’arrivo in Germania) previsti dal protocollo Uefa in vista dell’Europa League. I dirigenti, così come tutto il gruppo squadra, hanno fatto gli esami e non hanno incontrato Conte. Marotta e Antonello sono subito tornati a Milano, Zanetti e Ausilio hanno assistito a parte dell’allenament­o. Nessuno, comunque, ha chiesto conto al tecnico di quanto detto sabato. Forse Antonio si aspettava che ci fosse il faccia a faccia, ma alla fine la strategia è stata un’altra. Troppo importante il match con il Getafe per spostare i pensieri altrove. La sfida con gli spagnoli – visto anche il tema

della telefonata con Zhang – è uno spartiacqu­e del futuro dell’Inter e di Conte: in caso di vittoria il peso specifico del tecnico aumenta, in caso di eliminazio­ne sarà molto diverso il rapporto di forza davanti a Marotta.

C’è Max di mezzo

A Conte non è andata giù la scarsa protezione avuta: in più Antonio non ha gradito che dopo la partita contro l’Atalanta Marotta abbia elogiato in tv tutta la società per il secondo posto in A. Da parte sua Marotta, che conosce benissimo ogni spigolo del carattere di Conte, non si aspettava uno sfogo del genere e per questo oggi è pronto a mettere in piedi il piano B. Nel luglio 2014, davanti alle dimissioni di Conte alla Juve, puntò forte su Allegri, vincendo la scommessa. Adesso davanti al rischio che la situazione si ripeta torna in ballo il nome di Max, il preferito per prendere il comando dell’Inter in caso di rottura con Antonio. Anche questo non ha fatto piacere a Conte e ha raffreddat­o i rapporti con Marotta: stamattina i due viaggerann­o insieme sull’aereo per Dusseldorf, chissà che cosa si diranno.

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GETTY Tensione Antonio Conte con l’a.d. Beppe Marotta, 63 anni, nel giorno dell’arrivo all’Inter

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