La Gazzetta dello Sport

«MODENA L’HO SCELTA COME CASA LA SIBERIA COME TERRA DI CONQUISTA»

Dopo due stagioni in Emilia, parte oggi la seconda esperienza di Zaytsev con un club russo: l’azzurro è atteso domani a Kemerovo. «Tornerò? Vedremo»

- di Davide Romani

Questa mattina alle 9.30 parte la seconda campagna di Russia per Ivan Zaytsev. Il 31enne opposto azzurro, reduce da due stagioni a Modena, è pronto a raggiunger­e Kemerovo dove giocherà nella prossima stagione. Un viaggio lungo che domani mattina intorno alle 7.30 farà atterrare Ivan in Siberia dopo gli scali a Londra e Mosca. Per lui sarà la seconda avventura in Russia dopo le due stagioni (2014-2015 e 2015-2016) trascorse alla Dinamo Mosca. «Sono pronto, anche psicologic­amente. Avendo già giocato in Russia ho la fortuna di sapere cosa mi aspetta».

Che cosa si attende?

«Ci sono 6-7 squadre di livello, quindi il campionato sarà molto competitiv­o e le partite saranno impegnativ­e. Dovrò adattarmi a lunghe trasferte e continui trasferime­nti aerei».

Vivrà questa avventura senza la famiglia. Sua moglie Ashling e i tre figli resteranno in Italia.

«Dovrò concentrar­mi solo sul gioco, sarà un po’ come vivere una stagione in ritiro. È stata una scelta famigliare non semplice ma mia moglie, è una donna forte, di carattere».

Durante la stagione pensa di tornare qualche volta in Italia? «Credo di no. Nel periodo natalizio ci sono le finali di Coppa di Russia, nel periodo pasquale si è nel pieno dei playoff del campionato. Aspetto di vedere i sorteggi di Champions League per capire se mia moglie riuscirà a raggiunger­mi in qualche trasferta europea vicina».

In Russia vivono i suoi genitori. Papà Vjaceslav e mamma Irina, nuotatrice argento europeo nel 1966 nei 200 rana. «Avrò modo di stare di più con loro. Mamma vive tra Mosca e

San Pietroburg­o, papà a Belgorod».

Nel frattempo il volley italiano riparte dalla Supercoppa all’Arena di Verona.

«È un’occasione di rilancio per il movimento. Mi sarebbe piaciuto giocarla. Nel 1988 mio padre era in campo in RussiaUsa. E sulle tribune c’era mamma in dolce attesa. C’ero io nella pancia».

Dopo questa stagione in prestito lei avrà ancora un contratto con Modena. È pronto a tornare?

«Se la società vuole non vedo l’ora di tornare. Con il club ho un contratto e in questa città ho deciso di mettere radici con la mia famiglia. Non so loro cosa vorranno fare».

Ultimament­e ha dichiarato anche di pensare di non tornare più a giocare in Italia. Ci ha ripensato? «L’ipotesi resta».

Cosa la infastidis­ce?

«C’è troppa facilità di giudizio. Mi piacerebbe essere criticato per come gioco. Invece ricevo solo critiche extra campo».

Il 21 agosto sorteggio di Champions: Kemerovo in quarta fascia, Modena in prima. «Potremmo trovarci nello stesso girone. Incredibil­e. Sono andato via dall’Italia per non giocarci e ora rischio di incontrarl­a in Europa».

Come giudica la futura Superlega?

«Perugia e Civitanova devono metabolizz­are il cambio in regia. Trento dovrà cercare di amalgamare le tante novità: Abdel Aziz è un grande attaccante ma è abituato a schiacciar­e tanti palloni. Ma all’Itas non sarà così anche perché ci sono giocatori del calibro di Lucarelli. E poi c’è Piacenza che ha ricostruit­o bene. Sulla carta sono loro le favorite».

Finalmente è nata l’associazio­ne giocatori.

«Mi sono iscritto perché è una cosa in cui credo molto. Sono molto contento che sia passato il messaggio di uno spogliatoi­o allargato e unito con l’obiettivo ci crescere e contribuir­e a far evolvere il movimento».

Peccato non essere all’Arena. Nel 1988 quando ci giocò papà ero nella pancia di mamma

Durante la stagione non tornerò in Italia. Vivrò un anno di “ritiro” assoluto

Non sono rimasto in Italia per non incontrare Modena. E ora forse la ritrovo in Champions Ivan Zaytsev 31 anni

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