La Gazzetta dello Sport

IN EUROPA NESSUNO COME L’ITALIA CINQUE SQUADRE PER UN SOGNO POSSIBILE

- di Luca Calamai

Si parte con Lukaku e Lautaro Martinez. Più di duecento milioni di valutazion­e. Una coppia d’attacco che l’Europa ci invidia, come dimostrano anche le tanti voci di mercato. Archiviato il nono scudetto consecutiv­o della Juve il calcio italiano si lancia all’assalto delle Coppe con ancora cinque formazioni in lizza, nessuno ha un pacchetto più ricco. E con ambizioni serie. L’Inter stasera è la prima a scendere in campo contro un avversario, il Getafe, che non vive il suo momento migliore ma che è un maestro nel non far giocare i rivali. La squadra nerazzurra ha tutte le carte in regola non solo per andare oltre questo ostacolo ma per conquistar­e l’Europa League. Rinfrescan­do un albo d’oro che langue dal lontano 2011. Lo sfogo di Conte è suonato strano anche perché la squadra sta bene. Lo dimostrano il secondo posto in campionato a un solo punto dalla Juve e la lucidità fisica e tattica che i nerazzurri hanno messo in campo contro l’Atalanta, la più europea delle formazioni di casa nostra. Lo dimostra anche una difesa che ha ritrovato solidità e la ricchezza di alternativ­e a disposizio­ne del tecnico nerazzurro. Quello che serve in questa estate del pallone senza un attimo di respiro. Inter e Manchester United, sulla carta, hanno qualcosa in più rispetto alle altre rimaste in corsa. Ma attenti anche alla Roma che trova, negli ottavi, un’altra spagnola con dei carati di nobiltà in più, il Siviglia ma pure lei abbordabil­e. La squadra di Fonseca si è lasciata alle spalle un momento grigio e convive con un futuro societario incerto. In campo è ripartita con tanti segnali positivi.

Venerdi, invece, toccherà alla Champions. La vera Juve non avrebbe problemi a superare l’ostacolo Lione. La differenza di qualità tra le due formazioni è evidente. Potrebbero bastare i colpi di CR7. Ma come sta la squadra bianconera? La sensazione è che dopo aver messo al sicuro lo scudetto la

Juve abbia staccato bruscament­e la spina per ricaricare le batterie per la coppa. Tutto ciò ha prodotto alcune brutte figure che hanno fatto scattare un campanello d’allarme. La fase finale della Champions sarà una volata senza un attimo di respiro. Con questa formula anomala anche il più piccolo errore potrebbe essere fatale. La gara contro il Lione dirà se le ultime Juventus erano solo delle copie sbiadite da non prendere sul serio. La vera Juve può andare fino in fondo alla coppa che è da tanti il sogno del gruppo italiano e l’eterna sfida di Cristiano Ronaldo. Di avversarie invincibil­i in giro non ce ne sono. Restando agli ottavi di finale c’è da godersi un Napoli che andrà senza pressioni a Barcellona per cercare di capovolger­e il pronostico che è tutto dalla parte di Messi. La storia insegna che quando il calcio italiano è chiamato a imprese impossibil­e riesce a volte a lasciare tutti a bocca aperta. Il Napoli è sfavorito, non battuto. Lo stesso discorso vale per l’Atalanta che sarà l’ultima delle nostre a scendere in campo essendo già ai quarti. E’ chiaro che a gioco lungo l’assenza di Ilicic pesa. Lo sloveno non è il miglior bomber, non è il leader del gruppo, non è il più abile uomo assist ma è un po’ tutte queste cose. La pedina che rende perfetto il mosaico di Gasperini. E il Psg è un rivale vero. Ambizioso. Ma, attenti, la Dea ha dimostrato di avere qualità speciali anche dal punto di vista umano. Se i ricchi francesi dovessero commettere l’errore di sottovalut­arla potrebbero andare a sbattere.

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Solo l’Italia ha cinque squadre in corsa tra Champions ed Europa League. Nelle foto Lukaku (1), Cristiano Ronaldo (2), Dzeko (3), Insigne (4) e Gomez (5). 5
All’attacco Solo l’Italia ha cinque squadre in corsa tra Champions ed Europa League. Nelle foto Lukaku (1), Cristiano Ronaldo (2), Dzeko (3), Insigne (4) e Gomez (5). 5
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