Occasione d’oro Marquez out, un Mondiale per tre Ma Dovi deve piegare Quartararo
Andrea si gioca il futuro in Ducati. Viñales con Fabio il ruolo di numero 1 in Yamaha
Quando e, soprattutto, come tornerà a correre Marc Marquez sono i grandi interrogativi di queste ore, dopo l’operazione all’omero destro al quale l’iridato della Honda è stato sottoposto lunedì a Barcellona dal dottor Xavier Mir per la rottura della placca in titanio con la quale era stata stabilizzata la frattura sostenuta nel GP di Spagna del 19luglio. Se la Honda ieri ha confermato come Marc non correrà a Brno, la sua assenza appare quasi scontata anche nelle doppietta successiva a Zeltweg, su un circuito caratterizzato da violente accelerazioni e brusche frenate: le condizioni peggiori dopo un’operazione di questo tipo. Cosa che ovviamente cambia totalmente faccia a un Mondiale di sole 15 gare, dopo l’ingresso che sarà annunciato a breve della portoghese Portimao. Un calendario che potrebbe ridursi se dovesse calare la spada di Damocle su Barcellona e Aragon per la nuova ondata di contagi in Spagna.
Quanti interrogativi
Impensabile infatti che Marc al rientro possa lottare per la classifica, anche considerati i molti dubbi di livello medico che lo riguardano. Che cosa infatti garantirà che tornando in pista tra due-tre settimane la nuova placca posizionata su un osso già martoriato non si rompa di nuovo per stress meccanico eccessivo dovuto a una stabilità non ottimale della frattura? E quanto servirà perché si formi il callo su un osso così compromesso, con un periostio (la membrana fibrosa che avvolge l’osso) già fortemente bucherellato? C’è da auspicare che dopo averlo assecondato in quello che è stato alla fine sopratutto uno show mediatico a uso e consumo delle tv, i medici - Mir, come il responsabile medico
Una poltrona per tre
L’uscita di scena temporanea di Marc ridisegna il Mondiale 2020, che accende i riflettori su tre figure: Fabio Quartararo, Maverick Viñales e Andrea Dovizioso. Dopo un avvio perfetto, 2 gare e altrettante pole e vittorie, Quartararo si candida a uomo da battere. L’ex rookie della Yamaha Petronas è apparso finora glaciale e letale, con due gare immuni da sbavature, nelle quali ha relegato in secondo piano l’uomo forte su cui la Yamaha puntava come antiMarquez. E poiché i due saranno compagni di squadra dal 2021, le prossime gare avranno un riflesso importante anche in ottica futura, con Maverick obbligato a reagire immediatamente pena il rischio di ricadere nelle antiche crisi psicologiche.
Dovizioso tocca a te
Il primo trittico stagionale sarà anche il momento chiave per l’annata di Dovizioso e della
Ducati, obbligati a vincere almeno un paio di volte tra Repubblica Ceca e Austria per dare l’assalto al trono vacante. Per Dovi, soprattutto, Brno e Zeltweg saranno fondamentali oltre che per togliersi di dosso l’ombra di eterno delfino di Marquez, per riconquistare una Ducati che pare sempre meno intenzionata a volerlo confermare e che, dopo avere strizzato l’occhio a Jorge Lorenzo, valuta l’ipotesi Francesco Bagnaia autore di due gare molto convincenti - come possibile rimpiazzo per il 2021.
Fattore Valentino
E poi c’è lui, Valentino Rossi, reduce da un grande podio a Jerez, chiamato a confermare come il cambiamento tecnico avvenuto in Spagna sia destinato a portare benefici anche nelle prossime gare. Un Rossi a suo agio con la M1 e capace di lottare costantemente per le posizioni di vertice, farebbe aumentare la febbre del campionato. Insomma, mancherà il Re, ma per quello che promette, sarà un Mondiale che ci farà divertire.