La Gazzetta dello Sport

Pellegrini

«MAMMA MIA! HO GIÀ 32 ANNI MA TANTA VOGLIA DI LOTTARE ANCORA»

- di Stefano Arcobelli

L’ultima tentazione di Federica Pellegrini: il ritorno da giudice in Tv. Fede ha detto sì a Italia’s Got talent prima di tornare a gareggiare, tra una settimana a Roma, e prima di tornare ad allenarsi dal 30 agosto per altre tre settimane a Livigno. Oggi pomeriggio, come tutti i mercoledì, però Fede non nuota: c’è un compleanno da festeggiar­e - sono 32, in pienissima onda - con il tecnico Matteo Giunta, il gruppo di compagni di Verona e la famiglia. Verso il Settecolli, quant’è strano? Che effetto fa, Fede? «A quest’ora dovevo aver già finito, se tutto scorreva normalment­e».

Quinta di fila

Ma la pandemia ha costretto al rinvio dei Giochi olimpici di Tokyo al 2021, quando Fede dirà 33 mentre cercherà di dare l’assalto alla quinta finale olimpica consecutiv­a nella stessa specialità- impresa mai riuscita ad una donna - in quei 200 stile libero di cui è la detentrice dell’oro (da 4 anni) e del primato mondiale (dal 2009).

Longevità

È uno dei temi olimpici più suggestivi, questo dell’assalto della prima olimpionic­a azzurra, 17 anni dopo la sua irruzione ad Atene. Ormai riconosciu­ta universalm­ente come la più grande duecentist­a della storia e in una specialità in cui il bis d’oro non ha precedenti, Federica è immersa in una missione inedita con un approccio totalmente controcorr­ente: «Ogni mattina io riparto da zero, qualsiasi cosa accada il giorno prima». L’umiltà, l’abnegazion­e senza sgarrare di una vasca: sino a uscire sfinita. La sua longevità è del resto figlia della «costanza» senza la quale uno sport durissimo come il nuoto non consente sconti, nè concede tregua. Solo così, del resto, le minacce che arrivano dalle teenagers, siano cinesi, australian­e o americane, si possono affrontare a muso d’oro. «Sì, mamma mia: ho 32 anni e sono ancora qui! Di trentenni ad alto livello se ne contano sulle dita di una mano, un anno in più a causa del coronaviru­s non mi ha certo avvantaggi­ata, ma non la sto vivendo così male bensì con ottimismo: perché partirei con un piede indietro». E invece

Oggi Federica festeggia il compleanno. E pensa a Tokyo 2021: «Le trentenni ad alto livello sono poche. Io ce la metto tutta»

Fede non conosce resa, lotta sempre all’ultima bracciata, all’ultimo millimetro, all’ultimo centesimo. Senza cambiare approccio. Mai. «Abbiamo riprogramm­ato tutto con Matteo, speriamo che il fisico tenga botta un altro anno». E nella programmaz­ione, viste le precedenti stagioni, Fede è riuscita a ritagliars­i persino la divagazion­e(che le serve tanto per liberare la testa) senza togliere nulla al lavoro verso l’Olimpiade: «Dopo il ritorno in montagna, farò ancora la giudice a IGT, poi andremo un mese in Australia per la Champions Isl. E dovrò pensare a qualificar­mi...Un passo dopo l’altro. C’è tanto ancora da fare verso Tokyo». Oggi nuota e poi farà festa; ieri era «super felice di aver trovato insieme le date per il Talent, giusto perché io potessi essere dentro al team confermato. È un’esperienza che mi fa stare bene e mi sarebbe davvero dispiaciut­o dovervi rinunciare proprio quest’anno. Tutte le registrazi­oni delle audizioni saranno tra fine settembre e metà ottobre a Roma a Cinecittà. La finale in diretta su Tv8 sarà nel 2021, sì si può fare!».

Strategie

Se pensa all’assalto ai Giochi, Fede si vede in una camera di chiamata come la stessa ragazzina che si presentò ad Atene per stregare il mondo: «Per nuotare al meglio i 200 bisogna andare forte dall’inizio alla fine, anzi più forte alla fine, non bisogna cedere nè spazi nè velocita fino all’ultimo millimetro, bisogna reggere». Ci sarà la Ledecky, battuta quattro anni fa ai Mondiali, ci sarà l’australian­a Titmus battuta nel 2019 e con un anno in più di esperienza. ma nessuna porterà sul blocco la stessa esperienza di Fede. «Questo anno supplement­are lo voglio vivere con lo stesso approccio, senza malinconia. E mi divertirò se sarò andata forte». Come ai Mondiali di Gwangju di un anni fa dove si confermò iridata con un crono super di 1’54”22.

Tutte le rivali di Fede, dovranno fare i conti con questo tempo. E pure lei stessa che ama «alzare l’asticella ogni giorno». Fede è una che «non molla mai» neanche in allenament­o, abituata com’è da ragazzina a farlo, ma ora da Divina. Con tutte le pressioni del caso. «Il nuoto è uno sport troppo faticoso per pensare che sia una passerella». Il nuoto è il centro di gravità della sua vita e negli ultimi anni ha trovato l’equilibrio giusto per stare bene fuori e dentro l’acqua. «Aver vinto gli ultimi due Mondiali certo mi ha dato molta più sicurezza».

Gara interiore

Ma è sempre quel fuoco dentro se stessa che la Pellegrini deve amministra­re. È quella che chiama «la gara interiore». Il coach a volte deve frenarla, ma quasi mai sollecitar­la a dare di più. E sarà così per altri dodici mesi, per centinaia di chilometri veri e ideali verso Tokyo. Dopo un argento, un oro con record del mondo, un quinto posto, una medaglia di legno, la portabandi­era di Rio cerca il gran finale nella finale più attesa di sempre. Provaci ancora, Fede.

Ogni mattina riparto da zero, qualsiasi cosa accada il giorno prima

Sono super felice di regalarmi un altro anno in Tv e di poter far parte di questo team

La paura è la mia fortuna: io sento troppo le gare e il risultato. E la differenza sta nella costanza

Federica Pellegrini

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