Salta Madrid e Nadal si decide «Niente Us Open, troppi rischi»
Il torneo al via dal 31 agosto a New York Nel 1999 l’ultimo Slam senza Rafa e Federer
o Us Open non ha mai visto un match tra Federer e Nadal, e nemmeno quest’anno, se lo Slam di New York (31 agosto- 13 settembre) si giocherà, l’attesa sfida potrà andare in scena. Dopo lo stop di Federer, neanche Rafa Nadal, numero 2 al mondo e campione in carica infatti non volerà negli Stati Uniti. Una scelta che si poteva immaginare considerata la preparazione esclusivamente “terrestre” del mancino di Maiorca che insegue il 13° titolo del Roland Garros (dal 27 settembre) e l’aggancio allo svizzero a quota 20 Slam. Ieri sera la federtennis Usa ha pubblicato le entry list ufficiali dello Us Open dove spiccava l’assenza di Nadal. Era da 21 anni che Rafa e Roger erano contemporaneamente assenti dallo stesso Slam. Un evento epocale, basti pensare che l’ultima volta era accaduto nel secolo scorso, ovvero allo Us Open del 1999.
Sicurezza
Pochi minuti dopo l’annuncio della Usta, Rafa ha spiegato i motivi della sua scelta: «Ci ho pensato a lungo — ha scritto su Twitter—, e alla fine ho deciso che non giocherò lo Us Open. La situazione in tutto mondo è davvero complicata, i casi di Covid stanno aumentando e sembra che il contagio sia ormai fuori controllo». Una scelta non facile per Rafa, molto legato a Flushing Meadows, di cui è campione uscente e dove ha trionfato già quattro volte. La folla dell’Arthur Ashe lo ama, ricambiata: «È una decisione che non avrei mai voluto prendere, ma ho scelto di seguire il cuore. In questo periodo preferisco non viaggiare». È presumibile dunque che Nadal lo rivedremo agli Internazionali d’Italia a Roma dal 21 settembre, in preparazione al Roland Garros: «Capisco e ringrazio tutti per gli sforzi che stanno compiendo per garantire che i tornei vengano giocati, so che il calendario ridotto, dopo quattro mesi senza giocare è drammatico».
Nole c’è
Nella lista degli iscritti c’è invece Novak Djokovic, il numero 1 al mondo che all’inizio era tra i più scettici verso lo Slam di New York. Il serbo, però, il coronavirus l’ha contratto nell’Adria Tour di Belgrado, da lui organizzata a giugno, dove tra i partecipanti si erano contagiati anche Dimitrov e Coric ma non Sascha Zverev. Il tedesco numero 7 del mondo è ancora presente nell’elenco dei partecipanti ma pochi giorni fa, dopo aver vinto le Uts 2 a Nizza, aveva ammesso di nutrire qualche dubbio verso il viaggio America: «Voglio vedere come si sviluppa la situazione nelle prossime settimane. Potrei non andare se non mi sento al sicuro».
Niente Madrid
Nel pomeriggio di ieri era stato ufficializzato l’annullamento del torneo maschile e femminile di Madrid. Inizialmente programmato dal 1° al 10 maggio, il torneo era stato prima cancellato, poi riprogrammato dal 12 al 20 settembre, a ridosso degli Internazionali di Roma. La situazione in Spagna, con una importante recrudescenza dei casi di Covid, ha convinto le autorità sanitarie e gli organizzatori a rinviare tutto al 2021. Andrea Gaudenzi, numero 1 Atp, pochi giorni fa aveva dichiarato di essere costantemente al lavoro per riprogrammare la stagione dopo il gran numero di tornei cancellati: «Il tennis deve seguire le indicazioni dei governi. Stiamo lavorando sulla stagione indoor in Europa per arrivare alle Finals di Londra».