La nuova A già al lavoro «Calciatori sotto stress così si torna in campo»
Niente viaggi internazionali, tournée ben remunerate, amichevoli di prestigio. Tutti ad allenarsi in Italia, o molto vicino, e pochi test prima dell’inizio del campionato. Bentornati negli anni Ottanta, quando la preparazione atletica era la base su cui costruire la stagione, si correva nei boschi e la principale preoccupazione non era vendere magliette anche a costo di sobbarcarsi una quantità abnorme di ore di volo in nome del marketing. C’è però una differenza sostanziale: negli anni Ottanta la preparazione durava un mesetto e poi si entrava in forma giocando qualche amichevole e la prima fase della Coppa Italia. In questa strana estate del 2020, invece, il tempo per allenarsi non è molto: tra il giorno del raduno e l’inizio del campionato (19 settembre) mediamente ci sono poco più di 25 giorni, ma il calendario internazionale prevede subito una settimana da dedicare alle nazionali. Insomma ci sono parecchie incognite che riguardano la condizione atletica dei giocatori non solo al momento del via ma anche nel corso della stagione, che si concluderà con l’Europeo. Valter Di Salvo, responsabile dell’Area Performance e ricerca del club Italia, è l’interlocutore giusto per affrontare un tema sensibile.
3Di Di Salvo, responsabile dei preparatori dell’Italia «Quest’anno non si viaggia e si torna a un lavoro più classico. Il giocatore è un individuo: bisogna chiedersi cosa gli serve per rendere al meglio»
Salvo, si torna a una preparazione vecchio stile, senza viaggi e con poche amichevoli. Meglio?
«Nel 2003 con il Real il primo giorno di ritiro eravamo tutti in Cina. Col tempo si è capito che i viaggi dovevano essere organizzati con logica e la preparazione ha sempre avuto spazio e attenzione. Di sicuro quest’anno non si viaggia e si torna a un lavoro più classico, ma il tempo è poco. Servirebbe qualche settimana di lavoro atletico e poi un impegno crescente in amichevole: il ritmo della gara te lo dà la gara stessa. Per raggiungere la condizione ideale l’allenamento
ATALANTA
RADUNO
31 agosto Zingonia (BG) RITIRO
BENEVENTO
RADUNO
16 agosto Benevento RITIRO
17-30 agosto Seefeld (Austria)
NAPOLI
RADUNO
23 agosto Castel Volturno RITIRO è fondamentale, ma la partita è insostituibile».
3Cosa
cambia nella preparazione dopo un’estate così particolare?
«I giocatori sono stati sottoposti a uno stress psicofisico notevole: due mesi di stop, due mesi di partite ogni tre giorni, un po’ di vacanza, adesso la preparazione, presto il campionato. Il preparatore, quindi, deve gestire il riposo e la necessità di un lavoro atletico importante. Noi stiamo sensibilizzando i calciatori ad avere un’ampia conoscenza del proprio corpo. Ogni giocatore ormai è un’azienda e
BOLOGNA
RADUNO
24 agosto Casteldebole RITIRO
27 agosto-5 sett Pinzolo (Tn)
PARMA
RADUNO
24 agosto Collecchio (Pr) RITIRO
CAGLIARI
RADUNO
18 agosto Assemini (Ca) RITIRO 20-23 agosto Aritzo (Nu)
ROMA
RADUNO 27 agosto Trigoria RITIRO nessuno può permettersi di stare in vacanza senza allenarsi mai. E’ importante una visione d’intenti comune che coinvolga il giocatore, la sua società e il club Italia».
3E’
davvero possibile? Di solito le esigenze di club e Nazionale divergono.
«Noi crediamo che sia possibile. E abbiamo creato la Piattaforma FDI (Football Data Integration) 360 che serve proprio a facilitare la comunicazione tra club e Nazionale. Ogni società avrà una password per entrare nella piattaforma e verificare cosa fanno i suoi giocatori
CROTONE
RADUNO
20 agosto Crotone RITIRO dal 22 agosto a Trepidò (Kr)
SAMPDORIA
RADUNO 26 agosto Bogliasco RITIRO preparazione a Bogliasco
FIORENTINA
RADUNO 22 agosto Firenze RITIRO da definire
SASSUOLO
RADUNO 24 agosto (probabile) Sassuolo RITIRO da definire quando sono in Nazionale. Noi abbiamo addirittura chiesto che i convocati arrivino con il programma che stanno svolgendo con il loro club».
3Si
va sempre più verso l’individualizzazione del lavoro. E’ corretto?
«Assolutamente. Sono un fautore dell’individualizzazione della prestazione. Ci sono tante variabili da considerare nella pianificazione del lavoro: il ruolo, l’età, il numero di partite giocate in carriera. In Italia abbiamo preparatori atletici di ottimo livello, molto bravi come dimostra anche la positiva gestione della ripresa post-Covid e tutti stanno collaborando attivamente con il club Italia. C’è una condivisione continua di informazioni, grande apertura mentale da parte di tutti».
Come si può favorire una buona tenuta atletica dei giocatori lungo tutta la stagione e in particolare dei nazionali che poi avranno l’Europeo?
«Il giocatore è prima di tutto un individuo. Quindi volta per volta dobbiamo chiederci di cosa ha bisogno: saltare una partita? Allenarsi di più? Fare un giorno di vacanza? Serve guardare al fisico del giocatore ma anche alla testa. Una volta al Manchester United Ferguson mi disse che avrebbe mandato in vacanza Ronaldo in piena stagione perché lo vedeva affaticato mentalmente oltre che fisicamente. Cristiano andò alle Maldive, tornò a casa e segnò subito una doppietta».
3 HA DETTO
Il preparatore dovrà gestire il riposo e la necessità di pianificare un lavoro atletico importante
Noi stiamo sensibilizzando i calciatori ad avere un’ampia conoscenza del proprio corpo