La Gazzetta dello Sport

Un poker e 2 assist Una notte da eroi: «Adesso la coppa»

Lukaku e Lautaro salgono a 54 gol in coppia. Il Toro: «Sono ritornato»

- Di Carlo Angioni

Tutto in una notte, come il popolo nerazzurro sognava. La Lu-La è uno spettacolo, l’Inter è uno spettacolo. A Mosca 22 anni fa il balletto di Ronaldo in mezzo al fango gelato regalò la finale di Coppa Uefa poi vinta contro la Lazio, a Barcellona 10 anni fa il fortino di Mourinho servì a costruire la base per il Triplete. Ora ecco le corna di Lautaro e la potenza di Lukaku: 4 gol e 2 assist in coppia, questa è l’immagine che da Dusseldorf porta l’Inter a Colonia, alla finale con il Siviglia. Tutti aspettavan­o la Lu-La e la Lu-La è altissima. Cinquantaq­uattro gol stagionali in due, 10 partite di fila a segno in Europa: un vero show.

Nerazzurri pronti

Il meglio del repertorio la Lu-La lo fa vedere nella notte più importante. «Una notte incredibil­e, che abbiamo sognato – racconta Lautaro –: era tanto che non giocavo una partita del genere, abbiamo dimostrato che l’Inter è pronta per grandi cose e siamo pronti per giocare questa finale. I due gol mi caricano, ho passato un momento in cui non ho giocato al mio livello ma questo mi ha aiutato. Abbiamo dimostrato maturità, stiamo crescendo. Nascerà presto il mio primo figlio: questo è per la mia fidanzata, per la mia famiglia. Il

Siviglia è forte, speriamo che tutto vada bene e che la coppa sia dell’Inter». Lautaro in Europa si era fermato a Praga a fine novembre, ma nelle ultime partite c’era stato più di un indizio. Lui aveva svegliato l’Inter dopo i primi minuti in apnea contro il Getafe, lui era stato come sempre importante accanto all’amico Lukaku contro il Bayer. E adesso eccoli i due bersagli grossi: prima la zuccata d’autore per il gol numero 20 in stagione, poi il tris che chiude i conti, e la doppia festa con il pallone sotto la maglia per festeggiar­e la gravidanza della fidanzata Agustina e il pollice in bocca. L’uomo della prima mezzora si è confermato: nessuno ha segnato quanto lui prima del 30’. Il Toro è arrivato a 13 reti, Lewandowsk­i è a 12 ed è l’unico che può ancora batterlo. Un’arma micidiale per creare il solco, per mettere il naso davanti e piazzare l’Inter nella posizione migliore. Come contro i palleggiat­ori verdeoro dello Shakhtar. Conte ha gestito il Toro alla grande nella galoppata post lockdown. Dopo che per mesi non si è parlato altro della corte del Barcellona e dei messaggi di Messi. Antonio gli ha chiesto di dare tutto, gli ha dato fiducia all’inizio, gli ha preferito Sanchez quando la testa non era focalizzat­a sull’Inter, l’ha rimesso dentro quando ha capito che per prendersi il secondo posto in A e arrivare in fondo in Europa servivano Lukaku e Lautaro in grandissim­o spolvero.

Big Rom fenomeno

E cosa dire dell’altra metà della Lu-La? Alla partita numero 50 della stagione, arriva la doppietta che lo porta a quota 33, un solo gol dietro quel Ronaldo che la Coppa Uefa nella prima stagione interista, il 1997-1998, è riuscito ad alzarla. Lukaku nella notte di Dusseldorf aspettato il momento e poi colpisce, azzannando lo Shakhtar e migliorand­o ancora i suoi record già pazzeschi: 10 partite consecutiv­e di Europa League a segno, 7 match di coppe di fila in gol con l’Inter. Un attaccante micidiale: il 26 agosto di un anno fa ha firmato le prima rete interista, con il Lecce. Ha aperto così e vuole chiudere così, il 21 agosto: niente vacanze, c’è l’Europa League da prendersi.

Magica Lu-La

Tra Champions ed Europa League sono 10 le gare di fila a segno

 ?? GETTY ?? L’abbraccio Romelu Lukaku, 27 anni, fa festa insieme a Lautaro Martinez, 22 anni: la Lu-La porta l’Inter in finale
GETTY L’abbraccio Romelu Lukaku, 27 anni, fa festa insieme a Lautaro Martinez, 22 anni: la Lu-La porta l’Inter in finale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy