La Gazzetta dello Sport

L’arbitro sbaglia? Macchina della verità...

- Di Filippo Conticello

Vasily Kazartsev dovrà dire la verità, nient’altro che la verità: se di solito i tifosi non fanno sconti, figurarsi una macchina attaccata alle dita. Questo arbitro russo e il suo assistente al Var, Alexey Eskov, potrebbero entrare nella storia sulla loro pelle (in tutti i sensi). Per colpa di qualche fischio discusso nel penultimo turno di campionato, rischiano un trattament­o da vecchio Kgb: Kazartsev e il socio saranno, infatti, sottoposti alla macchina della

La seconda giornata della serie A russa ha prodotto una decisione federale che sta facendo discutere in giro per il mondo. E’ il frutto avvelenato di Spartak Mosca-Sochi giocata sabato 9 agosto all’Otkritie Arena, nella capitale. È stata la classica partita con qualche decisione contestata che poi finisce con la beffa finale. I moscoviti di Domenico Tedesco, allenatore di origini italiane cresciuto in Germania, vincevano comodament­e 2 a 0. Due gol all’alba del match, poi il Sochi ha accorciato le distanze al 15’ con un primo rigore dubbio. In generale, allo Spartak i fischi di Kazartsev sono andati di traverso (troppi i quattro cartellini gialli) e l’atmosfera è presto diventata bollente. All’88’ il finimondo: un altro penalty per un contrasto in area tra il difensore moscovita Nemchenco e l’attaccante del Sochi Gigot. A rivederla, il tiro parte prima del contatto che, probabilme­nte, non sarebbe comunque stato falloso. L’arbitro ha indicato il dischetto dopo la revisione al Var, senza scomodarsi di vedere personalme­nte le immagini. Anzi, di fronte alle proteste montanti, ha sventolato altri due cartellini verso giocatori dello Spartak.

Sui campi di calcio si è visto di peggio, ma quello che è successo dopo, invece, è una novità assoluta. Il presidente Leodin Fedun, l’uomo che nel 2016 ha portato Massimo Carrera a Mosca, ha avuto una reazione calma e misurata.

Prima ha minacciato il ritiro immediato della squadra dal campionato, poi ha fatto valere certe amicizie potenti: Fedun, magnate del gas, è uomo molto vicino a Vladimir Putin e ha portato il presidente federale Alexander Dyukov alla decisione storica. L’arbitro e l’assistente alla Var sono stati sospesi e rischiano la radiazione: tra oggi e domani, la macchina crudele darà la sua sentenza.

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Un passo oltre la Var, dieci oltre il buon senso.
Il presidente Leodin Fedun, 64 anni, a capo dello Spartak Mosca
verità per verificare la loro buonafede. Un passo oltre la Var, dieci oltre il buon senso. Il presidente Leodin Fedun, 64 anni, a capo dello Spartak Mosca

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