L’arbitro sbaglia? Macchina della verità...
Vasily Kazartsev dovrà dire la verità, nient’altro che la verità: se di solito i tifosi non fanno sconti, figurarsi una macchina attaccata alle dita. Questo arbitro russo e il suo assistente al Var, Alexey Eskov, potrebbero entrare nella storia sulla loro pelle (in tutti i sensi). Per colpa di qualche fischio discusso nel penultimo turno di campionato, rischiano un trattamento da vecchio Kgb: Kazartsev e il socio saranno, infatti, sottoposti alla macchina della
La seconda giornata della serie A russa ha prodotto una decisione federale che sta facendo discutere in giro per il mondo. E’ il frutto avvelenato di Spartak Mosca-Sochi giocata sabato 9 agosto all’Otkritie Arena, nella capitale. È stata la classica partita con qualche decisione contestata che poi finisce con la beffa finale. I moscoviti di Domenico Tedesco, allenatore di origini italiane cresciuto in Germania, vincevano comodamente 2 a 0. Due gol all’alba del match, poi il Sochi ha accorciato le distanze al 15’ con un primo rigore dubbio. In generale, allo Spartak i fischi di Kazartsev sono andati di traverso (troppi i quattro cartellini gialli) e l’atmosfera è presto diventata bollente. All’88’ il finimondo: un altro penalty per un contrasto in area tra il difensore moscovita Nemchenco e l’attaccante del Sochi Gigot. A rivederla, il tiro parte prima del contatto che, probabilmente, non sarebbe comunque stato falloso. L’arbitro ha indicato il dischetto dopo la revisione al Var, senza scomodarsi di vedere personalmente le immagini. Anzi, di fronte alle proteste montanti, ha sventolato altri due cartellini verso giocatori dello Spartak.
Sui campi di calcio si è visto di peggio, ma quello che è successo dopo, invece, è una novità assoluta. Il presidente Leodin Fedun, l’uomo che nel 2016 ha portato Massimo Carrera a Mosca, ha avuto una reazione calma e misurata.
Prima ha minacciato il ritiro immediato della squadra dal campionato, poi ha fatto valere certe amicizie potenti: Fedun, magnate del gas, è uomo molto vicino a Vladimir Putin e ha portato il presidente federale Alexander Dyukov alla decisione storica. L’arbitro e l’assistente alla Var sono stati sospesi e rischiano la radiazione: tra oggi e domani, la macchina crudele darà la sua sentenza.