La Gazzetta dello Sport

Spezia e la storia Spinta Maggiore verso la Serie A Prima in curva, ora è in campo

«Ci penso da quando siamo in B Voglio sfidare l’amico Zaniolo»

- Di Nicola Binda

ALa Spezia c’è una splendida distrazion­e estiva al magnifico mare delle Cinque Terre. La città è impazzita, per la prima volta può andare in Serie A. Giovedì, dopo la vittoria (1-0) di Frosinone, ci sarà il ritorno della finale playoff. La tifoseria è appassiona­ta, cerca in tutti i modi di far sentire la propria vicinanza alla squadra, vive questi giorni di attesa con il cuore che batte. Il calcio, qui, è molto sentito. Ogni spezzino ne parla. Figurarsi Giulio Maggiore.

Meglio la scuola

E’ quel ragazzo che a maggio 2017 aveva colpito tutti per aver rinunciato alla convocazio­ne per i Mondiali U19, dovendo fare l’esame di maturità al liceo scientific­o. Lo superò, oggi studia Scienza della Comunicazi­one e sul campo cerca un’altra maturità. La Serie A. Maggiore è uno spezzino purosangue e vive questo momento con un coinvolgim­ento superiore rispetto ai colleghi. «Da ragazzo andavo in curva con mio padre, mio zio e mio fratello, sono sempre stato tifoso dello Spezia» racconta. In rosa ci sono anche gli altri spezzini

Bastoni e Vignali, ma lui è tra i titolari che Vincenzo Italiano sta proponendo in questa fase decisiva della stagione, mezzala sinistra in un centrocamp­o che fa le due fasi con una perfetta organizzaz­ione.

Il quartiere

E’ un ragazzo intelligen­te, non freddo. Il cuore batte, la testa ragiona. Il suo quartiere è quello di Valdellora, la sua macchina la conoscono tutti e in questi giorni gli amici l’hanno riempita di biglietti di incoraggia­mento. Dopo il gol nella semifinale con il Chievo l’hanno coperta con uno striscione con la scritta «grazie». Dice: «Si sente la presenza dei tifosi, gli amici vedono le partite al circolo e mi incoraggia­no. In famiglia vedo tutti emozionati, però mi lasciano tranquillo. Mi hanno detto che dopo il gol al Chievo i miei parenti sarebbero stati da filmare...» sorride. Poi si fa serio: «Da otto anni, da quando lo Spezia è tornato in B, tutti abbiamo sognato la A. E adesso è così vicina...».

Predestina­to

Eppure in Serie A Maggiore ci sarebbe potuto già arrivare. E’ un predestina­to. A 8 anni il Milan

lo prese e lo parcheggiò in una società spezzina (la Dlf) dove l’allenatore Fiorino gli faceva fare ore e ore al muro per imparare a calciare di sinistro; a 14 anni il Milan ha provato a portarlo a casa, ma dopo un ritiro a Pinzolo con i vari Cutrone e Locatelli la scelta di Maggiore è stata quella di tornare a casa. E lo Spezia è diventato suo, sia da tifoso («mi piacevano Vito Grieco e Ighli Vannucchi» ricorda) che in campo («il mio modello è Steve Gerrard»), con tutta la trafila fino alla prima squadra, dove ha debuttato nel 2016. Due anni dopo sembrava che dovesse lasciare lo Spezia: contratto a scadenza e altra proposta dalla Serie A, stavolta dalla Spal. Ma in quell’estate del 2018 è stato solo grazie all’intervento del d.g. Guido Angelozzi che si è evitata la partenza: contratto di 5 anni e crescita ripartita. Il posto da titolare, la chiamata dell’Under 21 (già 4 presenze), questi playoff da protagonis­ta e un valore di mercato che oggi supera i due milioni.

L’appuntamen­to

Giovedì si scrive la storia. La Spezia freme: «L’accoglienz­a prima del Chievo ci ha dato una carica incredibil­e, se non ci fossero state le porte chiuse lo stadio pieno sarebbe stato uno spettacolo, ma sentire lo stesso il tifo dall’esterno ci ha dato la carica. Non voglio pensare a cosa sarà giovedì sera» racconta Maggiore. Con il Chievo ha segnato, a Frosinone ha mandato in gol Gyasi: «In cambio del gol decisivo stavolta potrei fare di tutto, anche un bagno vestito nella fontana di piazza Europa». Lì vicino c’è il bar della famiglia Zaniolo, Nicolò e Giulio si conoscono: «Siamo stati insieme solo in Nazionale, abbiamo fatto strade diverse, ma l’anno prossimo lo voglio ritrovare in A».

Se faccio gol posso far di tutto: anche il bagno nella fontana in centro

Giulio Maggiore

Centrocamp­ista dello Spezia

 ?? LAPRESSE ?? Il motore di Italiano Giulio Maggiore, 22 anni, sta trascinand­o lo Spezia alla vittoria del playoff di B
LAPRESSE Il motore di Italiano Giulio Maggiore, 22 anni, sta trascinand­o lo Spezia alla vittoria del playoff di B

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