Ora il Frosinone s’affida a Ciano e ai precedenti delle altre finali
Per tentare la terza impresa disperata e conquistare la Serie A il Frosinone s’aggrappa alla classe di Ciano. Con la squalifica di Dionisi toccherà a «San Camillo» (come è stato ribattezzato dai tifosi) fare il miracolo e consentire alla squadra di vincere a La Spezia con 2 reti di scarto. L’attaccante di Marcianise è stato decisivo nel preliminare di Cittadella e nella semifinale di ritorno con il Pordenone. Della serie non c’è due senza tre. E’ uomo-playoff con 5 gol in 9 gare di cui 2 nelle finali col Palermo che due anni fa regalarono la A al Frosinone. Domenica è partito in panchina e quando è entrato (troppo tardi) non ha inciso. Sarà più fresco in vista di giovedì come Haas che era squalificato. Un ritorno importante quello dello svizzero in un reparto che ha sofferto troppo.
Coraggio e idee
Servirà un Frosinone diverso. Alessandro Nesta dovrà inventarsi qualcosa per mettere alla corda gli avversari, magari partendo forte come è successo a Trieste col Pordenone. Il tecnico non s’arrende: «Andiamo a La Spezia a giocarci la vita come a Cittadella e a Trieste. Dobbiamo essere convinti di farcela. Dopo il lockdown le tante le partite strane. Il City in Champions è uscito col Lione. Anche per questo non dobbiamo mai smettere di crederci». Infine una curiosità statistica: nell’era-Stirpe il Frosinone ha vinto le tre finali playoff che ha giocato tra C (battuti Grosseto e Lecce) e B (k.o. il Palermo).