La Gazzetta dello Sport

Ora il Frosinone s’affida a Ciano e ai precedenti delle altre finali

- Di Alessandro Salines - FROSINONE

Per tentare la terza impresa disperata e conquistar­e la Serie A il Frosinone s’aggrappa alla classe di Ciano. Con la squalifica di Dionisi toccherà a «San Camillo» (come è stato ribattezza­to dai tifosi) fare il miracolo e consentire alla squadra di vincere a La Spezia con 2 reti di scarto. L’attaccante di Marcianise è stato decisivo nel preliminar­e di Cittadella e nella semifinale di ritorno con il Pordenone. Della serie non c’è due senza tre. E’ uomo-playoff con 5 gol in 9 gare di cui 2 nelle finali col Palermo che due anni fa regalarono la A al Frosinone. Domenica è partito in panchina e quando è entrato (troppo tardi) non ha inciso. Sarà più fresco in vista di giovedì come Haas che era squalifica­to. Un ritorno importante quello dello svizzero in un reparto che ha sofferto troppo.

Coraggio e idee

Servirà un Frosinone diverso. Alessandro Nesta dovrà inventarsi qualcosa per mettere alla corda gli avversari, magari partendo forte come è successo a Trieste col Pordenone. Il tecnico non s’arrende: «Andiamo a La Spezia a giocarci la vita come a Cittadella e a Trieste. Dobbiamo essere convinti di farcela. Dopo il lockdown le tante le partite strane. Il City in Champions è uscito col Lione. Anche per questo non dobbiamo mai smettere di crederci». Infine una curiosità statistica: nell’era-Stirpe il Frosinone ha vinto le tre finali playoff che ha giocato tra C (battuti Grosseto e Lecce) e B (k.o. il Palermo).

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