Poteva essere una strage ma Zarco criminale no!
Ieri mattina, ripensando a quanto successo domenica durante il GP d’Austria, ho aperto il portafoglio e tirato fuori due vecchi santini ormai sgualciti che ho da tanti anni: il primo è quello di Santa Maria della Creta, protettrice dei motociclisti, l’altro è di Papa Giovanni XXIII. Ho detto loro grazie, perché domenica «Qualcuno» lassù in cielo ha evitato una strage. Credo che anche calcolandolo con un
computer sia quasi impossibile che si ripresenti qualcosa di simile: le moto di Morbidelli e Zarco che passano tra le Yamaha di Viñales e Rossi senza che
nessuno venga colpito. È stato qualcosa di bestiale, fosse finita in un altro modo per il nostro sport sarebbe stato un colpo da k.o.. A vedere le immagini mi sono impressionato anche io, che pure nella mia carriera ne ho viste davvero tante, ma se solo provi a pensare a quello che
una massa di metallo di 150 chili può fare se ti colpisce a quella velocità... Valentino nelle interviste del dopo gara ha detto una cosa giusta, ripartire subito è stato il modo giusto per dimenticare, almeno
per il momento. Perché poi è inevitabile che la sera, prima di addormentarti, o il giorno dopo con la testa libera da tutto pensi e rifletti su quello che è accaduto. Purtroppo, non è per essere stato più
coraggioso o incosciente, ma ai miei tempi eravamo “abituati”, o forse è meglio dire predisposti, a vivere queste disgrazie. Mi è capitato di passare dopo un incidente tra una testa e un corpo e mezz’ora dopo ripartire. Sarà cinico, ma è il nostro lavoro, oltre che la nostra passione.
L’incidente tra Zarco e Morbidelli è stato bruttissimo, però non mi è piaciuto sentire usare certi termini, parlare di mezzo assassino. Ho letto che c’è chi dice che Zarco ha frenato apposta, ma credo che nessuno sia così incosciente
da farlo, perché in quel momento metti a repentaglio anche la tua vita, oltre che quella degli altri. Dalle immagini mi sembra di capire che Zarco ha visto un varco ed è entrato, come qualsiasi pilota farebbe e fa, senza chiedersi troppo come si comporterà l’altro. Se apri una porta, devi aspettarti l’attacco. Per questo non ero d’accordo con la penalità di Brno per il contatto con Espargaro, voglio vedere se Freddie Spencer, oggi responsabile dei commissari, ai suo tempi non avrebbe fatto lo stesso. I piloti sono sempre stati aggressivi, se vuoi vincere devi esserlo. Un gentleman, chi è troppo signore o prudente, non sarà mai campione del mondo.
Zarco mi pare che avesse più velocità, ma poi ha dovuto allargare, e questo è stato il suo errore, mentre Morbidelli non si aspettava di trovarselo improvvisamente davanti e trovandosi in una traiettoria migliore forse poteva ritardare la frenata. Sia chiaro, non voglio assolvere Zarco, c’è da capire che serve rispetto e attenzione, ma non gli do del criminale. Però, anche senza sanzionare, la Direzione Gara dovrebbe chiamare entrambi e chiarire.