La Gazzetta dello Sport

Clamoroso: Carapaz potrebbe correre il Tour?

Test sul San Luca per il re del Giro. Fuglsang, 1° al Lombardia, e Vlasov contro Nibali e Ciccone. Forfait Aru

- Di Alessandra Giardini - BOLOGNA

La prima cosa bella sarà la gente. Alla partenza e anche al traguardo, ma soprattutt­o lungo i due chilometri di portici che portano a San Luca, il nostro Muro di Huy. Si potrà salire, purché rigorosame­nte a piedi e dotati di mascherina, altrimenti si verrà respinti ai varchi. «Bello, bellissimo», dice Jakob Fuglsang, tre giorni fa splendido dominatore del Lombardia. «Il pubblico mi era mancato. Senza, il ciclismo perde tanto». Poi c’è questa faccenda del mondo capovolto, per cui capita di guardare al Giro dell’Emilia in chiave Tour. Prendiamo Fabio Aru, escluso all’ultimo minuto dalla Uae dalla corsa di oggi: sabato il Ghisallo lo ha respinto, e adesso nasce il dubbio anche in chiave Grande Boucle, mancano soltanto undici giorni alla partenza di Nizza e lo scalatore sardo non ha dato segnali positivi. Anche Ineos sta guardando con preoccupaz­ione all’avvicinars­i della corsa che ha portato a casa sette volte negli ultimi otto anni: il mal di schiena che ha costretto Bernal a lasciare il Delfinato è soltanto l’ultimo motivo di ansia. San Luca potrebbe diventare un test per Richard Carapaz: ieri pomeriggio il vincitore dell’ultimo Giro si è sottoposto a una risonanza magnetica al polpaccio che si era infortunat­o al Polonia, se oggi non avrà problemi fra le ipotesi di emergenza potrebbe esserci anche quella di dirottarlo sulla squadra del Tour.

C’è poi chi guarda ancora più lontano. Beppe Martinelli pensa al Giro e ammette che «senza Evenepoel cambia tutto, contavo sul fatto che avrebbe avuto la responsabi­lità della corsa per un bel po’ di tappe, e invece...». Qualcuno dovrà scoprirsi, e oggi avremo un assaggio dei duelli che vedremo a ottobre sulle strade rosa. Di qua l’Astana con Fuglsang e l’emergente Vlasov, primo e terzo al Lombardia, di là la Trek-Segafredo dell’eterno Nibali con Ciccone. «Qual è la coppia più forte? Noi», scherza ma non troppo Fuglsang. «O almeno sabato siamo stati migliori noi. Sono contento di avere Vlasov con me, qui corriamo per vincere. Io o lui? Vediamo in corsa, dipende». Anche Martinelli è allegro. «Vlasov era la mia arma segreta, ormai ve ne siete accorti tutti. Dovrò inventarmi qualcos’altro». Prima delle cinque, tremende salite di San Luca, il pubblico potrà assistere all’arrivo della gara femminile. Elisa Longo Borghini detta la lista delle avversarie: «Niewiadoma, UttrupLudw­ig, Magnaldi, Paladin e Vollering». Ma lei qui ha vinto già due volte: 2015 e 2016.

Le misure Si può salire a piedi, e con la mascherina, sino all’arrivo

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BETTINI Sul Muro di Sormano Richard Carapaz, 27 anni, al Lombardia

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