La Gazzetta dello Sport

La Halep non va a New York, la Cljisters non vede l’ora

La romena resta in Europa per il coronaviru­s, la belga che è rientrata dopo sette anni avrà una wild card

- Di Riccardo Crivelli

Nemmeno il sorriso ritrovato di una vittoria modifica gli intendimen­ti di Simona Halep, la numero due del mondo reduce dal trionfo di Praga: dopo aver esternato da tempo molti dubbi sulla trasferta americana, ora è ufficiale la sua rinuncia agli Us Open (e a Cincinnati, che si disputa la settimana prima sempre a New York). L’annuncio con un post su Twitter: «Dopo aver soppesato tutti i fattori e considerat­e le circostanz­e eccezional­i in cui stiamo vivendo, ho deciso che non mi recherò a New York per disputare l’Us Open. Ho sempre detto che avrei messo la mia salute al centro della mia decisione e quindi preferisco restare e allenarmi in Europa». Con lei, diventano sei le top ten assenti dal secondo Slam stagionale (il via dal 31 agosto): la numero 1 Barty, la numero 5 Svitolina, la numero 6 Andreescu campioness­a uscente, la numero 7 Bertens e la numero 8 Bencic.

Rediviva Kim

Chi invece ci sarà sicurament­e è l’ex numero uno Kim Cljisters, vincitrice degli Us Open in tre occasioni (2005, 2009 e 2010) e rientrata a febbraio dopo sette anni di inattività (è madre di tre bambini): la belga, che non ha ancora classifica (ha giocato appena due partite prima del lockdown) è stata premiata con una wild card , ma la scelta degli organizzat­ori, alla luce delle ultime settimane, non è sembrato solo un premio alla carriera. Kim, infatti, in un torneo a squadre negli Stati Uniti, ha battuto in serie la Kenin, ultima vincitrice degli Australian Open, la Stephens, regina di New York nel 2017, e la campioness­a olimpica Puig. Esibizioni, certo, ma di fronte al suo talento, e a una stagione agonistica ovviamente molto particolar­e, in pochi si sentirebbe­ro di escluderla dal gotha delle possibili protagonis­te degli Us Open: «Prima del lockdown stavo davvero cominciand­o a ritrovare grandi sensazioni, durante lo stop forzato mi sono concentrat­a per non perdere le motivazion­i e adesso ho voglia di ripartire. Certo, per me questo ritorno rimane soprattutt­o una sfida, ma voglio divertirmi».

Addio Angela

Il tennis che torna poco a poco ad animarsi piange intanto Angela Buxton, l’inglese che fu partner di doppio di Althea Gibson - la prima tennista di colore a vincere un titolo Slam, nel 1956 - morta a due giorni dall’86° compleanno: è ricordata come una delle prime pioniere della parità dei diritti. Buxton e Gibson vinsero il doppio al Roland Garros e a Wimbledon nel 1956, con la Buxton che raggiunse anche la finale del singolare, persa contro Shirley Fry.

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Numero due Simona Halep, 28 anni, in carriera ha vinto 21 tornei

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