Paura quarantena E la Bogliolo non va in Polonia
Luminosa Bogliolo ama la cittadina polacca di Bydgoszcz: l’11 agosto dello scorso anno, sulla pista del locale stadio Zdzislaw Krzyszkowiak, si impose nei 100 ostacoli dell’Europeo a squadre, a oggi la vittoria più prestigiosa della sua carriera, insieme con quella colta il mese prima all’Universiade di Napoli. Ecco perché la ligure aveva accettato di buon grado la possibilità di gareggiare sullo stesso rettilineo domani, nell’ambito dell’Irena Szewinska Memorial, tappa del Continental Tour. Dove, reduce dal 12”79 di martedì scorso a Turku, in Finlandia, avrebbe legittimamente dato un’altra volta la caccia al 12”76 del record italiano di Veronica Borsi.
La rinuncia
«Invece — rivela - non ci sarò, perché i contagi da Covid-19, in Polonia come nei Paesi nordici, stanno aumentando giorno dopo giorno, come aumentano i rischi di quarantena al ritorno per chi arriva dall’estero. Succedesse da noi, dovrei rinunciare agli Assoluti di fine mese. E così, seppur a malincuore, non andrò: non sfiderò la sorte». A Bydgoszcz, però, ci saranno Leonardo Fabbri, atteso a un grande gara di peso, Edoardo Scotti (400), Mauro Fraresso (giavellotto), MariaBenedicta Chigbolu (400) ed Erika Furlani (alto). Così come, in contemporanea, sono annunciati al Gyulai Istvan Memorial di Szekesfehervar, in Ungheria, Fausto Desalu (200), Vladimir Aceti (400) e Tobia Bocchi (triplo) e domenica, nella tappa di Diamond League di Stoccolma, ci saranno Davide Re nei 400 (non contro Karsten Warholm, che ha optato per i 400 hs), Filippo Randazzo e Antonino Trio nel lungo. «Auguro a tutti loro di non rimanere in alcun modo bloccati - sospira Luminosa -: spero davvero non succeda niente e che in Italia la situazione resti sotto controllo. Da parte mia vorrà dire che continuerò ad allenarmi al meglio e che, dopo i Tricolori di Padova, cercherò di gareggiare più del previsto nel mese di settembre».